Superbike 2018: la presentazione del team Kawasaki

Gianluca Salina

Il team Kawasaki ha presentato ieri squadra e moto con la quale affronterà il mondiale Superbike 2018. In sella alle ZX-10RR ci saranno ancora Jonathan Rea e Tom Sykes. Nuova livrea per le Ninja che, nonostante il cambio di regolamento, hanno dominato i test invernali.

Ad un giorno dalla presentazione di Ducati e del Team Aruba, è toccato a Kawasaki svelare moto e livrea 2018, in vista dell'esordio in pista del mondiale Superbike, atteso per fine Febbraio in Australia, a Phillip Island. Il KRT, campione del mondo piloti e marche da tre anni a questa parte con Jonathan Rea e la  ha tolto i veli alla ZX-10RR in un evento organizzato ieri sera a Barcellona.

Squadra che vince, non si cambia. La casa di Akashi conferma quella che è una delle coppie più forti degli ultimi anni, vale a dire il binomio Rea-Sykes, che porteranno in gara le moto numero 1 e numero 66. A loro toccherà il compito di provare a vincere nonostante un cambio di regolamento che penalizza le Ninja forse più di tutte le altre, a causa della limitazione del regime massimo di rotazione, che ha sottratto 1100 giri al 4 cilindri in linea.

I test invernali, dominati da Rea in primis, con Sykes che è a sua volta risultato in qualche occasione più veloce del compagno di squadra, sembrano aver decretato che la Kawasaki è ancora il riferimento. Realizzata nel quartier generale KRT recentemente riorganizzato, la Ninja 2018 beneficia di tutta una serie di affinamenti e miglioramenti, rispetto al modello 2017, principalmente per limitare al massimo l'handicap di avere 600 giri motore in meno rispetto agli altri competitor (ad eccezione di Honda, che avrà a disposizione 200 giri in più rispetto alla casa di Akashi e, conseguentemente, 400 in meno del resto dei costruttori).

Intervenuto sull'argomento, Yoshimoto Matsuda, Project Leader KRT, ha affermato: "Per il 2018 DORNA, con l'obiettivo di livellare le performance tra i vari costruttori, ha fissato in 14700 giri il regime massimo di rotazione dei motori a 4 cilindri, eccetto per Kawasaki, il cui limite è il più basso di tutti, 14100 giri. Questo significa che avremo a disposizione 600 giri in meno degli altri.  Inoltre, se la moto dovesse rivelarsi particolarmente competitiva, questo limite potrà essere ridotto di ulteriori 250 giri. A livello di confronto, nel 2017 il nostro motore arrivava a 15200 giri. Sulla base di questo, con le nuove regole ci sono venuti a mancare 1100 giri e questo crea ovviamente un grande handicap, per la ZX-10RR. Con il regime di rotazione più basso del lotto noi crediamo che Kawasaki sia stata messa in dicussione per i troppi successi ottenuti, ma il nostro spirito è da sempre quello dei combattenti. Per il 2018 abbiamo rivisto alcuni aspetti del nostro lavoro, ma i test invernali hanno confermato che abbiamo preso la direzione giusta ed i risultati sono stati buoni. Per esperienza sappiamo che vincere e rinconfermarsi non è mai facile, ma sicuramente faremo del nostro meglio e spenderemo ogni energia in questo 2018. Non ci arrenderemo mai, il nostro è lo spirito Ninja!"

Jonathan Rea: "E' sempre emozionante svelare la nuova livrea. E' un momento in cui senti che la stagione sta per iniziare davvero. Adesso è tempo di correre  ed io sono ultra-carico. KRT tira sempre fuori il meglio, quando arriva l'ora di presentare il team ed hanno fatto un gran lavoro, con le nuove livree. Questo ti fa sentire come se stessi iniziando un cammino nuovo ogni volta. Presenziare ad un evento di così alto livello mi fa sentire onorato di essere un pilota Kawasaki."

Tom Sykes: "Quest'anno tutto sarà possibile ed abbiamo svolto un programma di test davvero buono, specie considerando il cambio di regolamento. In questo momento sento che siamo molto ben preparati. La presentazione nel quartier generale della squadra è stata assolutamente fantastica e tutte le persone coinvolte hanno svolto un lavoro incredibile. E' molto emozionate e lo sforzo profuso è un ottimo stimolo per l'inizio della stagione".

Next Post

Casey Stoner: "Potrei stare con i migliori della MotoGP di oggi"

Oggi è un pensionato di lusso con il vizio di andare forte, al punto da aver fatto registrare, nei test MotoGP a cui ha partecipato, tempi in linea con i migliori dei suoi colleghi in attività. E' Casey Stoner, che in una intervista ha affermato come il livello attuale della top class non sia più alto di quando correva lui, concludendo con il ribadire ancora una volta che non ha intenzione di tornare alle gare.
ArabicEnglishFrenchGermanItalianPortugueseRussianSpanishChinese (Simplified)