Ovali sterrati e moto senza freni. Stiamo parlando dello Speedway, disciplina sportiva di nicchia poco sponsorizzata che risente di un cambio generazionale che sta prendendo piano piano sempre più piede, sentita in Italia, sopratutto nel Triveneto. E' infatti a Lonigo (VI) e a Terenzano (UD) che si svolge l'attività agonista del Campionato Italiano Individuale Speedway, ma non solo. Questi tracciati in realtà ospitano anche gare internazionali ed europee di alto livello diventando un palcoscenico di importante riconoscimento ed una fonte di orgoglio nazionale con una storia da non sottovalutare.
Sentito in Polonia, Australia, USA, Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e nei paesi scandinavi. In questi paesi lo speedway è rinosciuto come una vera e propria professione, oltre ad un momento di convivialità. In tutto il resto del sud Europa, invece, lo speedway sta vivendo un momento di crisi. In Austria, infatti, non si corre più, in Slovenia sono rimasti 4/5 piloti, in Croazia non esiste un campionato nazionale e l'Italia è una delle poche a sopravvivere. In questa visione spicca ad eccezione la Francia che si è fatta furba e ha investito notevolmente in questa disciplina creando una lega tra squadre che sta riscuotendo un notevole successo.
Guardare una gara di speedway è un qualcosa di estremamente adrenalinico e la prima cosa che ti viene da pensare è "ma questi sono pazzi!" eppure, non riesci a staccargli gli occhi da dosso quando li vedi derapare con la gomma che pattina sul terriccio ma con un pieno ed assoluto controllo del mezzo da parte del pilota.
Ma… quali sono le caratteristiche di una moto da speedway?
"La moto da speedway la possiamo immaginare come una bicicletta con un motore – commenta Pier Scagnetti, presidente del Moto Club Olimpia e propulsore di questa disciplina – è l'essenza della moto. Ha un telaio classico in tubi in acciaio, senza freni, ed un motore che eroga circa 70 CV. La moto completa pesa minimo 77 kg, con un rapporto peso/potenza paragonabile alle auto da formula1. L'accelerazione da 0 a 100 sulla pista serrata è di circa 2,5 sec… un'accelerazione non indifferente!"
Si corre su piste ovali che variano per lunghezza, raggio delle curve e tipologia di fondo. Nessuna pista è uguale all'altra e ognuna ha libertà di scegliere la composizione di fondo che più ritiene opportuna, l'unica regola da seguire è che la granulometria non deve superare i 7 mm da regolamento. Solitamente si sceglie il terriccio per tutta la stagione cercando di fare una miscela di materiali che siano leganti ma non troppo, per permettere al materiale di ammalgamarsi facilmente e di sbriciolarsi in altrettanto. Al fine di avere il grip ideale per la competizione, bisogna tenere sempre monitorato il tracciato in base al tempo, e bagnare, battere o muovere la pista seguendo le varie condizioni.
Una classica gara di speedway si svolge su 20 batterie, di quattro giri ciascuna con partenza da fermo, e si svolgono solitamente con 16 piloti e due riserve. Il regolamento prevede che ogni pilota si scontrialmeno una volta con tutti gli altri e di conseguenza vengono organizzati dei sorteggi numerati. In gara si affrontano quattro piloti per volta e ogni pilota partecipa a 5 batterie con altrettanti cambi di posizione in partenza. Il punteggio assegnato per ogni batteria è di 3, 2, 1 e 0 punti. Ovviamente, vince chi, al termine della gara, totalizza il punteggio maggiore.
La giornata di gara inizia dalla mattina con le verifiche preliminari. Con l'ok degli ufficiali si procede con i due turni di prove libere, se ci sono più di 16 iscritti si procede con le batterie di qualifica. Si procede poi con le batterie di gara e, nel Campionato Italiano e in quello Sloveno, si passa alla finale dove ci si gioca il tutto e per tutto. Lo speedway è inoltre una delle poche discipline esistenti corredate ancora da premi gara cash.
Il pubblico dello speedway è un pubblico ristretto, di appassionati, che piano piano si sta allargando a motoristi e famiglie. È bello vedere sempre più curiosi affacciarsi a questo sport considerato family friendly.
Al fine di riportare in auge lo speedway, il Moto Club Olimpia capeggiato da Pier Scagnetti, si sta muovendo per organizzare un'attività sistematica di corsi formativi con una scuola certificata per far apprendere la tecnica di questa disciplina completamente diversa da ogni altra, e far crescere nuovi portabandiere, oltre che lavorare con i bambini in totale sicurezza per divulgare la spettacoltarità e la cultura di questo (ormai) settoriale sport, appartenente solamente ad una cerchia di appassionati.