In attesa che inizi in Perù, dal 6 al 17 Gennaio, la sfida più famosa ed ambita da tutti gli appassionati di rally raid, diamo uno sguardo più da vicino a chi sono e quanti sono gli italiani che vi prenderanno parte tenendo alta la bandiera tricolore.
Iniziamo col dire che sono sette i nostri connazionali che parteciperanno alla Dakar 2019 su ben 138 motociclisti provenienti da varie parti del mondo. Conosciamoli ora un po’ più da vicino.
I loro nomi sono
- Jacopo Cerutti
- Maurizio Gerini
- Mirko Pavan
- Mirco Miotto
- Gabriele Minelli
- Elio Aglioni
- Nicola Dutto
Tutti i nostri piloti tricolore parteciperanno nella categoria Marathon, che ricordiamo essere la categoria nella quale competono moto di serie sulle quali non possono essere effettuate alcune modifiche.
Cominciamo parlando di Elio Aglioni lodigiano di 52 anni grande appassionato di competizioni nel deserto che nel 2017 si è posizionato 19° alla Abu Dhabi Desert Challenge. Nonostante la profonda passione per il deserto sarà la sua prima volta in questa competizione, lo potremo seguire con il numero 141 sulla sua KTM modello Husqvarna 450FE del team Agif Al Aviv.
Mirko Pavan invece, nella categoria Marathon con il numero 95 ed in sella alla sua italianissima moto Beta RR430 del NSM Racing Team, è un pluricampione trevisano di 33 anni che ha partecipato in passato ad un buon numero di rally internazionali tra cui il Tuareg Rally, X Rally di Marrakech e la Transanatolia in Turchia, in attesa di cimentarsi nella tanto agognata gara di Dakar, cosi come ha dichiarato parlandone come di “un sogno a lungo atteso”.
In coppia con lui ci sarà un altro Mirco, anche lui trevisano classe ’64. Stiamo parlando di Mirco Miotto di Ponte di Piave, presidente del team NSM e veterano della Dakar, il quale può vantare ben ventiquattro partecipazioni alle varie competizioni, tra cui le prime tre quando erano ancora in Africa, a cui si aggiunge la sua partecipazione alla prima edizione in Sudamerica.
Lo troveremo in coppia con l’altro Mirko con il numero 96 sulla sua Beta RR, naturalmente del team NSM Racing Team.
Jacopo Cerutti il più giovane dei piloti tricolore in sella alla Husqvarna del team Solarys Racing ha 29 anni ed è un pilota lecchese, ma può vantare di partecipare alla sua quarta Dakar dopo aver partecipato in ordine cronologico alle edizioni 2016 terminata con un rispettabilissimo 12° posto, seguita dall’edizione 2017 dalla quale si è ritirato, per finire con l’annata 2018 , un’edizione difficile conclusa con un ottimo 20° posto come migliore italiano.
Il compagno di squadra del lombardo Cerutti sarà Maurizio Gerini classe 1985 di Imperia, da poco passato ai Rally raid dopo 10 anni di enduro conquistando nel 2017 il suo primo titolo italiano nel campionato Motorally, oltre a debuttare a livello internazionale al Merzouga Rally.
L’anno scorso il pilota ligure ha partecipato al suo primo rally raid Dakar chiudendo come ventiduesimo nonché primo nella categoria Marathon, questo risultato gli è valso di essere considerato uno dei piloti più promettenti in questa competizione. Potremo seguire Gerini con il numero 42 in sella alla Husqvarna FR 450 Rally del team Solarys racing.
Gabriele Minelli originario di Arezzo classe 1972 può vantare di essere stato iniziato ai rally raid dalla leggenda delle Dakar Fabrizio Meoni, con cui ha partecipato in numerose e famose competizioni in tutto il globo, vincendo nella sua categoria il Tuareg Rally ed il rally d’Algeria.
Nel 2018, alla sua prima esperienza nella Dakar, ha dovuto abbandonare alla settima tappa a causa di un guasto meccanico alla sua moto. Lo troveremo in gara nel 2019 con il numero 117 sulla sua KTM modello 450 Rally Factory Replica del Pedrega Team.
Nicola Dutto correrà con il numero 143 sulla sua KTM modello 450 EXC-F per il team Offroad Adventure Crew. Sarà il primo motociclista paraplegico alla Dakar.
Questo pilota che può vantare numerosi titoli tra cui Campione Italiano Baja nel 2006 e nel 2009 nel Campionato di Spagna di Rally TT, nel 2008 Campione Europeo Baja assoluto e nella categoria A3. Nel 2010 la sua carriera tutta in ascesa subisce una brusca frenata a Pordenone. Mentre era impegnato nella prima prova speciale del campionato europeo Baja, arrivato all’altezza del fiume Tagliamento, non vede una pietra nascosta nella sabbia e cade dalla moto ad una velocità di 150Km/h. Gravi le conseguenze con una frattura alla settima vertebra dorsale che lo costringerà per sempre a muoversi su una sedia a rotelle. La tenacia di Nicola e il suo amore per le due ruote lo portano a non arrendersi superando anche i problemi burocratici, il pilota cuneese infatti corre con una licenza spagnola , visto che la Federazione Motociclistica Italiana non gliel’ha concessa per via della sua disabilità.
Nel 2011 torna in sella alla Suzuki 450 RMX, la stessa con cui aveva avuto l’incidente, ma modificata in base alle sue esigenze e nel 2012 si posiziona 24° (causa la rottura di un fusibile) al Baja Aragon. A seguire nel 2013, sempre in gara accanto a piloti normodotati, si posiziona 3° nel Baja 1000 in Messico, nel 2015 è quarto al Mondiale Baja nonché migliore pilota italiano. Nel 2017 completa il Rally Merzouga ed il Rally del Marocco che gli permetteranno di acquisire cosi l’esperienza necessaria per partecipare ad una competizione nel deserto.
A metà anno 2018 ha completato la 35° edizione della Baja Aragon in vista della sua domanda di partecipazione alla Dakar 2019, risposta che è arrivata con verdetto positivo lo scorso luglio.
Seguiremo con grande passione le varie tappe della Dakar 2019, ponendo un particolare accento sui nostri connazionali.
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