Mentre la gestione sportiva Ducati è impegnata nella messa a punto delle nuove moto con cui andrà all'assalto dei campionati mondiali MotoGP e Superbike 2019, la divisione prodotto di serie del brand bolognese potrebbe essere al lavoro su qualcosa di grosso. Una indicazione su questo, che è ben più di una indiscrezione trapelata o sottratta dalle mura di Borgo Panigale, arriva dalla entry list della prossima Pikes Peak.
Tra i partecipanti all'edizione 2019 di una delle cronoscalate più famose al mondo c'è Carlin Dunne, pilota storicamente legato alla rossa e che, con una Multistrada 1200, ha detenuto per alcuni anni il record della gara nella classe due ruote, ora nelle mani di Chris Fillmore e della KTM SDR 1290. A fianco del nome del 3 volte vincitore della cronoscalata più celebre d'America è riportato un interessante "Ducati TBD".
Cosa significhi quella sigla è facile intuirlo. TBD sta per To Be Done, vale a dire "da realizzare", alias un modello non ancora presente sul mercato, aspetto che apre un ventaglio di ipotesi non infinito, ma sicuramente parecchio ampio. Vediamo di analizzare le varie possibilità, precisando che, come sempre in questi casi, da questo punto in poi si entra nel campo delle pure speculazioni.
Special one-off
La prima, ma non necessariamente la più probabile, è che è al due volte vincitore della Baja Ducati affidi una special, magari derivata dalla Panigale V4, ma equipaggiata con un manubrio alto e priva di carenature, come da regolamento della Pikes Peak. La categoria, Exhibition Powersport Class, è quella giusta, quella dei veicoli speciali, dove ad esempio Guy Martin, nel 2014, partecipò con una moto realizzata in esemplare unico ed equipaggiata con il motore di una Suzuki GSX-R 1100, ma sovralimentato. In questo caso però, non ci sarebbero ripercussioni sul prodotto di serie.
Streetfighter V4
Discorso diverso invece, se la moto fosse una sorta di esemplare di pre-serie di ciò che verrà presentato ad EICMA 2019, dove la partecipazione alla Pikes Peak potrebbe costituire una sorta di collaudo finale sul campo. Quasi impossibile pensare, anche in questo caoo, al fatto che Ducati non mediti di utilizzare il motore stradale più performante della sua gamma, alias il già citato V4.
L'unità potrebbe essere impiegata su una supernaked che, secondo alcuni, è già tempo in fase di sviluppo a Borgo Panigale, riedizione in chiave moderna di quella Streetfighter che forse, per i suoi contenuti, aveva avuto come unico demerito quello di anticipare i tempi ed un mercato che qualche anno più tardi sarebbe divenuto ricettivo nei confronti della scarenate ad alte prestazioni.
Quella della Streetfighter V4 è indubbiamente l'ipotesi più esotica di tutte. Oggi nel listino Ducati il top di gamma in ambito nude è rappresentato dal Monster 1200 R da 152 cavalli, molti, ma non abbastanza per farla stazionare nell'olimpo di categoria, dove svettano la KTM Superduke R e la Aprilia Tuono V4 1100, entrambe ben oltre quota 170 (177 la prima, 175 la seconda).
Facile immaginare come il motore della V4, opportunamente rivisto nel diagramma di distribuzione, pur se "ingentilito" nel temperamento e reso ancora più pieno ai bassi e medi, potrebbe agevolmente disporre di 180 cavalli. Fin qui le considerazioni sul propulsore, ma la famosa Ducati TBD potrebbe anche essere una Multistrada o una Monster.
Multistrada V4 o Monster V4
Quello che è divenuto uno dei simboli del filone sport adventure, riceverebbe una dose di cavalli che scaverebbe un solco ancora più profondo rispetto ad oggi nei confronti della concorrenza, mentre nel caso dell'iconica naked bolognese si rientrerebbe nel discorso fatto poco sopra per la Streetfighter, con la moto-simbolo della produzione Ducati che verrebbe proiettata nell'iperspazio delle performance.
Come in ogni cosa che si rispetti, ci sono però dei contro, specialmente a riguardo di una eventuale Mutistrada V4 o di un Monster V4. Entrambe le moto sono nate bicilindriche e ne incarnano la filosofia. Questo significa che l'utilizzo da parte loro di un motore plurifrazionato significherebbe forse, per una parte degli estimatori del marchio e dei due modelli, tradire il DNA ancestrale Ducati, oltre che una (per alcuni "pericolosa") deriva della gamma verso i 4 cilindri.
Tutto questo accadrebbe al netto del fatto che l'a.d. Claudio Domenicali non smette mai di ripetere che nel futuro della marca bolognese continueranno ad esserci dei bicilindrici e che il V4 sarà impiegato su più di un modello appartenente al segmento performance già a partire da quest'anno, il che rimanda inevitabilmente ad EICMA 2019.
E dunque? L'ipotesi che resta la più plausibile, tra quelle legate ai prodotti di serie, vede protagonista la Streetfighter, una moto il cui successo non è stato travolgente, osteggiata anche da una parte di ducatisti, che vedevano nel Monster l'unica possibile naked ad alte prestazioni di Ducati. La Streetfighter sarebbe dunque la più seria candidata all'operazione.
Questo perché sostanzialmente si tratta di una moto con relativamente poco passato e nessun presente (è uscita di produzione nel 2014), ideale per una riproposizione in chiave 2.0, oltre che ideale incarnazione di naked dalle prestazioni siderali. L'appuntamento, per togliersi ogni dubbio, è fissato al 24 Giugno, data delle verifiche tecniche della Pikes Peak.
Pikes Peak 2019 – Entry List (le moto sono al fondo dell'elenco)
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