Squadre e piloti della Superbike sono già a Buriram dove, il prossimo week-end, andrà in scena il GP di Thailandia, seconda prova del mondiale 2019 (queste le classifiche). Occhi puntati su Alvaro Bautista e la Ducati Panigale V4R, capaci di vincere, all'esordio a Phillip Island, sia le due manche classiche che la Superpole Race, novità di quest'anno, che si disputa sulla lunghezza di 10 giri.
Lo spagnolo e la 4 cilindri di Borgo Panigale dovranno confermare quanto di buono hanno fatto vedere sul tracciato australiano e leggitimare l'intenzione della casa bolognese di tornare sul tetto del mondo tra le derivate di serie e lo dovranno fare difendendosi dal ritorno di Jonathan Rea e della sua Kawasaki ZX-10RR.
Il campione del mondo in carica, dopo quattro titoli consecutivi non è per nulla dell'idea di arrendersi senza vendere cara la pelle ed i 4554 metri del Chang International Circuit ne fanno una delle piste a lui più congeniali. Nell'impianto thailandese, che presenta 7 curve a destra e 5 a sinistra, con il rettilineo più lungo che misura 1 km di lunghezza, si corre dalla stagione 2015 ed ha infatti visto 6 vittorie su 8 manche proprio del nordirlandese (le altre due sono andate a Chaz Davies ed a Tom Sykes), con il pilota di Larne sempre a podio tranne che in Gara-2 l'anno scorso, quando finì quarto, unica occasione in cui nessuna Kawasaki è andata a podio.
Sulla carta, la pista si adatta anche bene alle caratteristiche della Ninja, oltre che del suo pilota, ma la nuova V4R ha un potenziale ancora in parte inesplorato che rende tutto fuorché scontato. Limitare però l'attenzione a due soli piloti non sarebbe giusto, dal momento che ci saranno sicuramente altri protagonisti, nel week-end che inizierà, come di consueto, con le prove libere del venerdì.
Classifica (ma non solo) alla mano, tre dei quattro alfieri Yamaha di quest'anno occupano le posizioni dalla terza alla quinta in campionato. Marco Melandri, Alex Lowes e Michael van der Mark sono ancora una volta chiamati a fare ed a far fare alla YZF-R1M il definitivo salto di qualità che renderebbe la 4 cilindri di Iwata in grado di giocarsela per la vittoria su ogni pista.
Pur con il distinguo del fatto che Phillip Island sia una pista tutto sommato atipica e che i risultati visti tre settimane fa possano in un certo qual modo essere presi con le molle, l'impressione è che la moto dei tre diapason si sia un po' allontanata dal vertice rispetto al finale di stagione 2018.
Considerando le caratteristiche del circuito di Buriram, ma anche quanto di buono ha fatto vedere in Australia, un altro osservato speciale sarà Leon Haslam. Il compagno di Rea ha dimostrato di non soffrire di alcun timore reverenziale nei confronti del ben più titolato team-mate.
Chi invece sta avendo più problemi del previsto con chi divide con lui il box è Chaz Davies. Il cruccio del gallese non è la convivenza con Bautista, quanto piuttosto la sua difficoltà di adattamento alla nuova 4 cilindri, con la complicazione delle sue non perfette condizioni di salute. Impossibile però non considerarlo tra i probabili protagonisti, dal momento che l'ultimo a vincere in Superbike sul Chang è stato lui.
Le qualifiche australiane avevano restituito un Tom Sykes e la nuova BMW S 1000 RR ad un livello talmente elevato da rendere il tutto in parte inatteso. Le gare hanno in parte mitigato il tutto. Di sicuro sulla superportiva bavarese, appena all'inizio del suo sviluppo, di lavoro da fare ce n'è, ma sul giro secco e forse anche nella novità della Superpole Race il pilota di Huddersfield e la moto dell'elica potranno dire la loro.
Superbike Thailandia 2019: gli orari tv
SKY Sport MotoGP
Sabato 16 marzo
06:50 Superbike: Superpole
07:35 Supersport: Superpole
10:00 Superbike: Gara-1
Domenica 17 marzo
07:00 Superbike: Superpole Race
08:10 Supersport: gara
10:00 Superbike: Gara-2
TV8
Sabato 16 marzo
10.00 Superbike: Gara-1 (diretta)
Domenica 17 marzo
9.00 Superbike: Superpole Race (differita)
10.00 Superbike: Gara-2 (diretta)