Pirelli ha presentato, qualche mese fa, lo pneumatico Pirelli Scorpion Rally STR, dove quest’ultima sigla sta ad indicare la dicitura “strada”, un prodotto pensato come anello di congiunzione tra uno pneumatico puramente off road ed uno stradale.
Ero personalmente in cerca di un prodotto simile da diverso tempo, dato che la mia esperienza in off road è, direi, forse appena sufficiente. Uno pneumatico votato all’off road estremo, per la mia KTM 1190 Adventure, sarebbe stato fuori luogo, e avrei rischiato di consumarlo precocemente su strada senza poterne apprezzare il grip in fuoristrada.
Cosi, dopo aver passato l’inverno a districarmi tra i meandri della burocrazia per riuscire ad omologare un codice di velocità inferiore a libretto, sono riuscito a mettere le mani (ed i cerchi) su questo nuovo prodotto di casa Pirelli.
La struttura adottata sulla Scorpion Rally STR si ispira a quella sviluppata per lo SCORPION Trail II, ma presenta alcune sostanziali differenze: la cintura d’acciaio a 0 gradi delle misure radiali ha fittezza variabile lungo il profilo. Ciò permette di aumentare la rigidità strutturale in corrispondenza degli intagli tra i tasselli centrali e quelli laterali, aumentando la resistenza complessiva della superficie di contatto alla deformazione, questo è grande vantaggio per la stabilità anche a pieno carico e con moto pesanti.
Inoltre, l’angolo di incrocio delle tele di struttura, è stato modificato per aumentare la resistenza della carcassa alle forze laterali/longitudinali e sostenere il disegno del battistrada ad angoli di piega variabili.
Le corde di rayon che formano la carcassa radiale, sono caratterizzate da una densità lineare e una rigidità superiori, per ottimizzare l’effetto di ammortizzamento dell’intera struttura.
La mescola ad alto contenuto di silice dovrebbe offrire un eccellente grip in tutte le condizioni di utilizzo e un chilometraggio elevato, mentre i profili e la struttura di natura stradale, dovrebbero trasformarsi in un elevato livello di maneggevolezza su strada. Il battistrada ha un disegno innovativo, per fornire sia la trazione su sterrato sia la stabilità su asfalto, con tasselli larghi e non troppo accentuati sul posteriore.
Infatti, il battistrada dello Scorpion Rally STR presenta una geometria ed un rapporto tra l’altezza e la larghezza del tassello totalmente nuovi e si propone sul mercato come una novità assoluta. Grazie a questo accorgimento Pirelli è riuscita ad ottenere un aumento della stabilità su strada senza compromettere la trazione in fuoristrada.
Già ad un primo sguardo, il disegno del battistrada dello Scorpion Rally STR è quello di un vero tassellato ottimizzato per l’utilizzo su strada grazie all’aumento della superficie di gomma a contatto con il terreno sotto l’area di impronta.
I grandi tasselli centrali assicurano infatti una più ampia area d’impronta, aumentando così la stabilità nell’utilizzo su strada anche alle alte velocità e riducendo, al contempo, l’usura. Gli ampi incavi centrali permettono ai tasselli di penetrare il terreno offrendo una trazione in off-road paragonabile ad uno pneumatico specifico.
Ad oggi, ho potuto percorrere circa un migliaio di km su asfalto, asciutto, con temperature di inizio primavera, e qualche breve tratto di strada bianca in pianura.
Subito dalle prime curve, ho apprezzato il comportamento morbido della carcassa, rispetto a prodotti di concorrenza prettamente stradali. Ciò si traduce in una guida sincera e mai nervosa, che tende ad assorbire le asperità dell’asfalto, tanto che spesso ho preferito utilizzare il setup delle sospensioni in Street al posto che Comfort.
Del tutto assente la tendenza a raddrizzare la moto durante la fase di frenata. Un comportamento sempre rotondo che rende piacevole la guida anche disimpegnata. Comportamento che non cambia anche dopo km e km di curve ad andatura sostenuta. La carcassa, anche a vista, è decisamente più rotonda delle concorrenti “semi-tassellate”, e ciò lascia ipotizzare, già ad un primo sguardo, quello che poi si avverte guidando.
Sin dall’inizio ho avvertito che il KTM richiedeva una guida più di corpo rispetto alle coperture che montavo prima (Dunlop Trailsmart, ndr); non fraintendetemi, la moto scende in piega in maniera lineare e trasmette un buon feeling, ma va portata con uno stile leggermente più deciso rispetto a prima.
Il posteriore di questo Scorpion Rally ispira fiducia, è morbido nello scendere in piega, e all’apertura del gas si percepisce la moto che lentamente tende a sedersi un po’ e ad allargare la curva, ma senza ondeggiamenti o perdite di trazione che possono mettere in allarme. In ogni caso, se si apre il gas a moto inclinata, il Traction (impostato rigorosamente su modalità Street), interviene tempestivamente, con una frequenza decisamente maggiore rispetto ad un prodotto di pura vocazione stradale. Penso che sia inevitabile, dato il maggior rapporto tra vuoti/pieni di uno pneumatico tassellato rispetto ad uno stradale, che la trazione sia minore, e questo è palesemente avvertibile con una moto con piattaforma inerziale.
In ogni caso, ad andature normali, con qualche spunto sportivo, non ho notato evidenti perdite di aderenza, ed anzi, sono rimasto piacevolmente colpito dalla guida fluida e sicura di questo prodotto.
Riguardo al comportamento in fuoristrada, vi rimando al prossimo articolo, al rientro dalla Tunisia, dove avrò occasione di collaudare questo Pirelli Scorpion Rally STR anche in diverse condizioni di guida, compreso qualche decina di km sullo sterrato di un lago salato proscigato.
Per il momento posso dire che si avverte decisamente la maggior trazione su brevi tratti di strada bianca, soprattutto per quello che riguarda la capacità di seguire la linea, e la sicurezza che trasmette in generale.
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