Dopo otto mesi di lavori la Commissione Trasporti completa i lavori sul nuovo codice della strada, La nuova bozza è pronta, è stata inviata a tutti i gruppi parlamentari ed è pronta ad approdare in aula a palazzo Madama.
Tempi duri per chi utilizza il telefono alla guida, nel testo un forte inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida utilizzando "smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante". La sanzione prevista va da euro 422 ad euro 1.697 e sospensione della patente di guida da sette giorni a due mesi.
Inoltre, se recidivi nei due anni successivi, si va incontro a una multa da euro 644 ad euro 2.588 e in più alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi e alla decurtazione di 10 punti dalla patente.
Inaspriti anche i controlli sull'uso di sostanze stupefacenti,che potranno essere accertati anche col prelievo di saliva effettuato presso laboratori mobili. Chi si rifiuta di sottoporsi all'accertamento rischia una multa da 422 a 1.697 euro.
Tra le tante le novità introdotte, la più sentita dalla comunità motociclistica è la possibilità per i 125 di circolare in autostrada e nelle tangenziali, se guidati da maggiorenni. Può sembrare una modifica di poco conto, ma permetterebbe ai motociclisti con la sola patente B e agli scooter 125 l'accesso alle autostrade,migliorando la mobilità delle aree adiacenti le aree metropolitane.
Il testo dovrebbe contenere anche norme che chiariscono l'accesso autostradale alle moto elettriche e norme specifiche per regolamentare i veicoli elettrici di micromobilità (monopattini, skate e hoverboard), oggi nel limbo normativo.
Spariscono dal testo definitivo le norme per linnalzamento del limite di velocità autostradale a 150 km/h nei tratti a tre corsie, il divieto di fumo alla guida e la possibilità di circolare contromano per le biciclette anche nelle aree urbane con limite 30 km/h
Altre novità di rilievo includono la possibilità per i mezzi a due ruote (biciclette comprese) nelle corsie preferenziali normalmente riservate ai mezzi pubblici, cosa che in parte già avviene in alcune città.
Inoltre, l'utente a due ruote viene finalmente è considerato utente vulnerabile della strada, e quindi dossi, guard rail, segnaletica e le altre infrastrutture dovranno essere studiate per risultare meno pericolose possibile per motociclisti e ciclisti.
Aboliti l'obbligo dell'accensione delle luci nelle ore diurne ed il bollo per i veicoli storici.