A Misano si abbatte il diluvio prima della partenza di Gara-1 della Superbike, con i piloti che, durante il giro di ricognizione, vengono fermati dalla bandiera rossa. Partenza ritardata dunque e procedura "rapida". Al via Rea sfrutta la partenza dalla pole e mantiene la testa, con Lowes incollato e Sykes terzo. I primi due allungano e l'inglese della Yamaha riesce ad infilare il campione del mondo, ma è tutto inutile, perché un altro scroscio fa ancora sventolare la bandiera rossa dal direttore di gara e dai commissari.
Tutto da rifare dunque, ma con la nuova griglia di partenza che è determinata dalle posizioni maturate al termine del terzo giro di gara, con Lowes primo, seguito da Rea, Sykes, Bautista e Davies. Nel mentre, come era già successo in precedenza, gran lavoro dei marshall del Marco Simoncelli World Circuit, impegnati a pulire il nastro di asfalto dalle pozze d'acqua.
Si riparte con pista ovviamente bagnata e la gara che viene anch'essa dichiarata tale, come già avvenuto in occasione del primo start, con conseguente utilizzo di gomme rain. Al secondo via è Jonathan Rea (Kawasaki KRT) quello che azzecca la miglior partenza e transita davanti a tutti alla prima staccata, seguito da Tom Sykes (BMW SMR), Alex Lowes (Yamaha PATA), Chaz Davies e Alvaro Bautista (Ducati Aruba).
La leadership del campione del mondo dura sei giri. Alla tornata numero sette, Lowes si porta in testa ed allunga fino ad avere un secondo di vantaggio sul folletto volante della Kawasak. Complice il meteo, che determina un nuovo acquazzone sulla pista, l'inglese sulla R1M ufficiale numero 22 va giù alla curva 12 nel corso del nono giro.
L'episodio si rivelerà chiave nell'assegnazione della vittoria, con Rea che, divenuto primo, lo resterà fino alla bandiera a scacchi, sventolata dopo 18 giri, dal momento che la gara originale era prevista sulla lunghezza di 21 tornate, di cui tre compiute nello stint pre-fermata. Le nuovamente peggiorate condizioni meteo rendono più difficile il tutto.
Nel frattempo, con Sykes sempre secondo, Leon Haslam, con la seconda ZX-10RR ufficiale risale fino al terzo posto, prima di stendersi anche lui, così come faranno anche Schmitter, Pirro, Rinaldi e Razgatlioglu. Alle spalle del podio virtuale si infiamma la battaglia tra Davies, Bautista e Baz, risalito come una furia dalle retrovie e sempre efficace sul bagnato.
Un apparente problema al 10° giro del gallese in sella alla Panigale V4R numero 7 consente al suo compagno di squadra ed al francese della Yamaha Ten kate di sopravanzarlo. Per fortuna però, la cosa rientra subito ed il gallese della Ducati riprende a girare su ottimi tempi. Baz, fiutata la possibilità di andare a podio, chiude il gap con Bautista, fino ad arrivargli a meno di sette decimi.
La reazione del leader di campionato non si fa attendere e con un giro sull 1'46 basso rifila 8 decimi all'avversario, che si accontenta della quarta piazza. Il best-lap (1'46.130) resta comunque nelle mani di Rea, che taglia il traguardo con3.7 secondi di vantaggio su Sykes, 7.7 su Bautista, 12.9 su Baz e 15.8 su Davies. Alle loro spalle un buco di 26 secondi ed un nugolo di piloti a giocarsi la sesta piazza.
La spunterà Marco Melandri (Yamaha GRT), liberatosi della nutrita compagnia qualche giro prima del traguardo, approfittando della grande bagarre originatasi subito alle sue spalle. Dietro di lui il compagno di squadra Sandro Cortese, a sui agio durante le prove su pista asciutta (partiva con il secondo tempo), ma un po' meno con il bagnato, seguito da Yuki Takahashi, con la migliore delle Honda (Moriwaki-Althea) al traguardo, da Lorenzo Zanetti (Ducati GoEleven) e Leandro Mercado (Kawasaki Orelac).
Subito fuori dalla top-10 Alessandro Delbianco, undicesimo con la Honda Althea Mie, ma per lungo tempo sesto nel corso della gara e Samuele Cavalieri, tredicesimo con la Panigale V4R del team Motocorsa. Hanno concluso la gara solamente quindici piloti, tutti quanti a punti. A proposito di classifica, Rea riduce da 41 a 32 punti il suo distacco nel mondiale da Bautista, mentre il forfait di vd Mark causa l'infortunio di ieri sembra restringere definitivamente allo spagnolo della Ducati ed al nordirlandese della Kawasaki la lotta per il titolo 2019. Appuntamento a domani per SP Race e Gara-2 (questi gli orari tv).
1 REA Jonathan Kawasaki ZX-10RR
2 SYKES Tom BMW S1000 RR 3.692
3 BAUTISTA Alvaro Ducati Panigale V4 R 7.756
4 BAZ Loris Yamaha YZF R1 12.932
5 DAVIES Chaz Ducati Panigale V4 R 15.801
6 MELANDRI Marco Yamaha YZF R1 41.963
7 CORTESE Sandro Yamaha YZF R1 45.967
8 TAKAHASHI Yuki Honda CBR1000RR 46.479
9 ZANETTI Lorenzo Ducati Panigale V4 R 47.695
10 MERCADO Leandro Kawasaki ZX-10RR 48.026
11 DELBIANCO Alessandro Honda CBR1000RR 49.700
12 TORRES Jordi Kawasaki ZX-10RR 49.833
13 CAVALIERI Samuele Ducati Panigale V4 R > 1'
14 KIYONARI Ryuichi Honda CBR1000RR > 1'
15 REITERBERGER Markus BMW S1000 RR > 1'
RIT 54 RAZGATLIOGLU Toprak Kawasaki ZX-10RR
RIT 91 HASLAM Leon Kawasaki ZX-10RR
RIT 21 RINALDI Michael Ruben Ducati Panigale V4 R
RIT 22 LOWES Alex Yamaha YZF R1
RIT 51 PIRRO Michele Ducati Panigale V4 R
RIT 9 SCHMITTER Dominic Yamaha YZF R1
Di seguito le dichiarazioni dei primi quattro:
Jonathan Rea: "E' stata molto dura, le condizioni cambiavano di continuo. Io ho fatto la mia gara, con zero rischi. Quando Lowes mi ha passato, ho visto che sembrava averne di più, ma l'ho lasciato andare. E' comunque una condizione particolare, dal momento che sull'asciutto abbiamo ancora molto lavoro da fare".
Tom Sykes: "E' stato un fantastico risultato, che ripaga tutti quelli che hanno lavorato duro. Sono molto soddisfatto di come andava la moto. Abbiamo fatto una buona qualifica ed una buona gara".
Alvaro Bautista: "Oggi il bicchiere è pieno. E' stta una gara molto positiva. Le condizioni erano molto difficili. Prima gara sul bagnato, non conoscevo bene le gomme e la moto. Sono molto contento perché il podio. Sarà comunque un campionato molto lungo e difficile, perchè sono molte le cose che possono succedere. Noi restiamo concentrati e cerchiamo di imparare il più possibile".
Loris Baz: "Sono molto contento perché abbiamo la moto da 3 settimane. Volevo il podio, ma Alvaro aveva qualcosa in più ed ho pensato di portarla a casa. Non è facile tornare dopo 7 mesi ed essere già qui, ma stiamo lavorando bene e tra poco ci saremo anche sull'asciutto".