Quella volta di Kawasaki, con Walker nel 2006…

Valerio Garagiola

Tra le gare che tutti gli appassionati Superbike ricorderanno con piacere, gara 1 ad Assen di Chris Walker sulla Kawasaki ZX10R del team PSG-1 è tra le top10

Le gare della Superbike hanno da sempre un sapore particolare: vedere come moto uscite dal concessionario possono raggiungere quel genere di performance e quella competività è pressochè incredibile. Tra le gare che possono essere messe nella top10 della storia recente della Superbike c'è senza dubbio Gara1 di Assen, anno 2006. Più precisamente, la gara di Chris Walker, su Kawasaki ZX10R del team PSG-1, che riuscì a vincere sotto la pioggia con una moto di un team privato.

Walker racconta sempre con piacere questa gara

Abbiamo avuto un problema con la moto nel giro di allineamento, i meccanici hanno smontato tutta la moto ed hanno cercato di sistemare il reparto elettronico. Sapevo di poter andare bene sul bagnato perchè è una condizione che livella tutte le moto. La nostra Kawasaki non era la più veloce là fuori in quel momento, ma sul bagnato non importava nulla. Tutto dipendeva dalle mie sensazioni e dal grip presente in pista

Per questa gara, Walker optò per la gomma posteriore più stretta tra le disponibili, per poter avere più agilità nei cambi di direzione.

Subito dopo la partenza, sono stato colpito da dietro da Karl Muggeridge e sono finito nella via di fuga in ghiaia della prima curva, rientrando in ultima posizione. Ricordo di aver pensato, "il team manager non ha sbagliato, questa sarà una lunga gara!" Non pensavo per un minuto che sarei tornato in una posizione in cui contava, pensavo che se avessi fatto un buon giro avrei potuto ottenere punti.

Da quel momento, iniziò la rimonta di Walker, con una moto perfettamente a suo agio e condizioni meteorologiche talmente difficili che anche i piloti di punta come Bayliss, Kagayama e Corser sono caduti. Io ero nella parte centrale della classifica e nel traffico; ero consapevole che non potevo raggiungere i primi, ma senza rendermene conto ero nella top10.

Nel corso della gara, il pilota britannico non aveva osservato la tabella che i box gli esponevano. Dopo la partenza rocambolesca, le aspettative per la gara erano molto basse. Tuttavia, il ritmo imposto da Walker fece sì che iniziò il 15esimo giro in seconda posizione, alle spalle di Andrew Pitt.

Quando sono arrivato ad Andrew Pitt, non trovavo particolarmente difficile seguire il suo ritmo. Avevo sicuramente più grip di lui e a quel punto stavo calcolando quando fare un passaggio senza rischiare nulla.

Il risultato è scritto negli annali: prima vittoria per la Kawasaki ZX10R nella storia della Superbike e per il team PSG-1 (team sciolto nel 2009).

Incredibile per me pensare che c'erano piloti come Bayliss che vincevano ogni settimana. Non ho mai avuto le abilità dei top rider, ne avuto la moto migliore del lotto, ma quel giorno è stato fenomenale. È stato così bello vincerne uno. Fino a quel momento avevo vinto una gara della 24 Ore di Le Mans con Steve Hislop e Bertrand Sebileau (su una Kawasaki), ma non era "la mia" gara. La mia gara era nella Superbike e volevo vincerla. Avevo rifiutato un bel ingaggio per guidare nel team Foggy Petronas per un altro anno per partire e guidare la Kawasaki per un salario inferiore. Volevo vincere una gara del WorldSBK ed è speciale che tutto sia andato bene.

Quella di Chirs Walker fu la prima vittoria della Kawasaki Ninja dotata di motore 4 cilindri 1000cc. Per poter vedere la sportiva giapponese stabilmente nelle prime posizioni dobbiamo aspettare il 2013, dove vinse il Campionato Superbike con Skyes. Dal 2015 al 2019, la ZX10R si conferma come moto da battere, nelle mani di Jonathan Rea.

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