Man mano che ci si avvicina al lancio, che avverrà probabilmente a Intermot ad inizio ottobre o a EICMA un mese più tardi, emergono nuovi dettagli sulle caratteristiche della nuova Honda Hornet 750, di cui abbiamo parlato qui Honda Hornet: i nuovi sketches mostrano un design aggressivo. In questo caso non si tratta però di stime, ipotesi o altro, ma di dati ufficiali, diramati direttamente dal marchio di Tokyo, per la quale questo modello sarà solo il primo di una famiglia il cui denominatore comune sarà il motore.
Il comunicato della casa dell'ala dorata riguarda infatti proprio l'unità che muoverà la sua nuova media cilindrata, erede del modello nato nel 1996 e che, con il suo successo, ha contribuito alla storia recente del motociclismo stradale. Il frazionamento non è mai stato un mistero, dal momento che fin dal primo teaser in cui si sentiva il propulsore in moto si è capito che questo sarebbe stato un bicilindrico.
I dubbi riguardavano la cubatura (anche se era praticamente unanime il pensiero che si potesse trattare di un 750 cc) e la disposizione dei cilindri, dal momento che il rumore appariva più roco di un classico parallelo, al punto che qualcuno aveva ipotizzato potesse essere un V2. A spazzare ogni incognita ci ha pensato dunque Honda che, nonostante continui a chiamare la moto Hornet Concept ha, di fatto, svelato quelle che saranno le caratteristiche della moto che verrà presentata da qui a poche settimane.
Il motore sarà sì un bicilindrico in linea, come tutte le recenti soluzioni concorrenti, con distribuzione Unicam a 4 valvole per cilindro, ma con scoppi irregolari. La cubatura sarà di 755 cc, per una potenza di 92 cv a 9500 giri ed una coppia di 75 Nm a 7250 giri. Il manovellismo a 270° presenta analogie con il CP2 di Yamaha utilizzato sulla fortunata MT-07 e attualmente riconosciuto il migliore della categoria.
Sconosciuti, al momento, i dati relativi ad alesaggio e corsa, che sarebbero utili per capire, almeno in parte, quello che potrebbe essere il carattere del motore. In aiuto a questo viene però una dichiarazione di Fuyuki Hosokawa, capo progetto della Hornet e che, nel recente passato, ha guidato lo sviluppo della CBR 1000 RR-R. Così come l'ultima Fireblade ha rappresentato un taglio netto con il passato, anche la nuova nata della casa di Tokyo sembra esserlo. Hosokawa ha infatti affermato che l'unità che equipaggerà la Hornet sarà a corsa corta.
L'analisi sulla carta dei dati resi noti evidenzia, com'è facile capire, un netto incremento delle prestazioni rispetto ai competitor sul fronte della potenza. Ad eccezione della Aprilia Tuono 660 (questo il nostro test: Test Aprilia Tuono 660, a Noale ne hanno combinata un’altra), le concorrenti hanno cavallerie comprese tra i 56,5 cv della CF Moto 650 NK ed i 76.8 cv della Benelli 752S che abbiamo provato qui Test Benelli 752S. Quest'ultima potrebbe però presto essere oggetto di un upgrade (Benelli 802s, iniezione di cavalli e cilindrata per la 752s?).
Lievemente diverso il discorso della coppia, anche in questo caso maggiore delle altre moto di analogo segmento grazie alla maggiore cilindrata, ma ottenuta ad un regime un po' più alto (tra i 500 ed i 750 giri in più), proprio come per la potenza. Questo aspetto farebbe pensare ad una verve più sportiveggiante della nuova media di Honda rispetto ai modelli che si troverà a confrontarsi, anche grazie alla corsa corta del motore.
L'arrivo della nuova Honda Hornet 750 potrebbe inoltre segnare l'uscita dal listino della CB650R a causa di una evidente sovrapposizione tra i due modelli. La più datata 4c potrebbe però trovare ancora posto come esponentedel filone delle moto neo-retrò a cui deve anche parte del suo nome. Questo è uno degli ultimi interrogativi che restano da sciogliere, insieme ovviamente a quello sul prezzo della nuova nata della casa di Tokyo e che, a logica, dovrebbe essere compreso tra i 7500 e gli 8000 €.