Poco meno di due settimane scrivevamo dei brevetti che Honda ha depositato per quella che dovrebbe essere la futura superbike V4 stradale da cui potrebbe essere derivato un modello da affiancare alla CBR 1000 RR e che sarebbe un mezzo decisamente più specialistico della tradizionale sportiva a quattro cilindri in linea della casa dell'ala dorata.
Da quella che sarà la futura copertina di Aprile di YoungMachine, giornale giapponese di settore, arriva una indiscrezione, da prendere ovviamente con le molle, circa quello che potrebbe essere il nome della moto, che fino ad ora era stata identificata come RVF, sigla della leggendaria RC45. Secondo i colleghi nipponici, la denominazione sarebbe RC214V-S.
Posto che, come detto, il condizionale sia d'obbligo, una simile sigla potrebbe indicare la stretta parentela della nuova nata con l'esotica RC213V-S, "replica stradale" della moto che Honda schiera in MotoGP. L'architettura del motore (V4) e diversi componenti, sebbene realizzati in materiali differenti rispetto quelli del gioiello da 200 mila € presentato ad EICMA 2014, deriverebbero proprio da lì, con l'obbligo di contenere i costi entro il price-cap di 40 mila €, per il modello di serie, per ottenere l'omologazione in Superbike.
YoungMachine va oltre, ipotizzando anche il frontale della moto, in cui fanno bella mostra le alette interne alla carena che hanno fatto la comparsa nei test MotoGP di inizio anno e che dovrebbero costituire la risposta dei progettisti al divieto delle appendici aerodinamiche esterne che tanto hanno fatto discutere nel corso della stagione 2016.
Posto che sia difficile dire quanto possano definirsi veritiere queste informazioni e, a maggior ragione, il rendering, anche se in passato la testata ha dimostrato svariate di volte di averci visto giusto, è un ulteriore tassello che si aggiunge a quello del puzzle della futura Honda V4 che, lo ricordiamo, dovrebbe arrivare nel 2019, per festeggiare i 70 anni del marchio.
Partecipa alla discussione sul Forum.