Il dado sembra essere stato tratto. Da un lato le normative anti-inquinamento sempre più stringenti (l'Euro4 è appena entrato in vigore, ma all'orizzonte c'è già lo spauracchio dell'Euro5, che lo dovrebbe sostituire ad inizio 2020) e dall'altro una richiesta di sempre maggiori prestazioni non solo per le supersportive, ma anche per naked e turistiche, stanno spingendo i costruttori verso quella che è l'unica strada oggi percorribile per concicliare le due cose, come detto qualche tempo fa da Toshihiro Suzuki, presidente della casa di Hamamatsu: la sovralimentazione.
Kawasaki ha sdoganato il compressore centrifugo sulla H2/H2R e si appresta a presentare la terza versione della sua moto, la H2 GT o H2 SX, declinata questa volta in chiave turistica, mentre alcuni rumour indicano che Honda sarebbe al lavoro su una maxi-naked (forse la nuova Hornet), anch'essa di sovralimentazione. Suzuki, dal canto suo, che prima di tutte le altre, almeno nell'era moderna, aveva puntato su questa strada con la Recursion, sarebbe anch'essa all'opera e su qualcosa di importante come la nuova Hayabusa.
Le voci di un rinnovo della sport-tourer di Hamamatusu, che ha conteso, prima alla Kawasaki ZZR 1200 e poi alla 1400, il titolo di moto più veloce del mondo, si rincorrono da tempo ma, il prossimo anno, in ottica 2019, sembrerebbe essere quello giusto per vedere la nuova versione di una icona rimasta tutto sommato invariata, se si eccettua un contenuto restyling ed una crescita del motore dai 1298cc iniziali agli attuali 1340, con il modello 2008.
L'occasione è ghiotta, pensando al fatto che tra due correrà il ventesimo anniversario dal rilascio della GSX-1300R e per allora parrebbe che Suzuki abbia in serbo un colpo a sorpresa. La futura Hayabusa potrebbe infatti essere turbocompressa. Se alcune indiscrezioni che circolano in ambienti vicini ad Hamamatsu fossero confermate, l'interrogativo riguarderebbe solo più la cubatura.
Sulla scorta del fatto che la H2 GT o H2 SX che sarà, avrà un motore a 4 cilindri di 1000cc, è lecito attendersi una scelta simile anche da parte della casa di Hamamatsu, che consentirà potenze nell'intorno dei 200 cavalli. La seconda opzione è che la base meccanica della Recursion (bicilindrico turbo di 588 cc) possa trovare applicazione nella "Busa" del futuro, garantendo valori di coppia e potenza assimilabili a quelli di un 800-900 aspirato. Non resta che attendere pazientemente ancora un anno, a meno che Suzuki, sulla scorta di quanto fatto con la GSX-R 1000, presentata in anteprima con un anno di anticipo, non decida di portare ad EICMA 2017 un concept della moto.
Fonte immagine in anteprima: Kar Design
Fonte immagine copertina: Young Machine