Dopo una prima parte di gara incerta e ricca di colpi di scena, il primo GP della stagione si è risolto nel più prevedibile dei modi: Maverick Viñales è andato a vincere piegando la resistenza di un coriaceo Andrea Dovizioso
Non è stato un finesettimana facile, quello del Qatar. Il maltempo ha messo in seria crisi il “sistema MotoGP” facendone emergere più di qualche punto debole. Prove cancellate, gare il cui svolgimento è stato messo più volte in discussione, partenze rimandate: alla fine, però, tutto questo marasma non è servito a fermare Maverick Viñales, che nonostante i numerosi imprevisti è riusciuto comunque a portarsi a casa una vittoria che era quasi annunciata da settimane.
Dietro di lui, in seconda posizione, un battagliero Andrea Dovizioso: dopo una buona partenza il forlivese ha cercato in tutti i modi di opporre resistenza agli attacchi del talento di catalano della Yamaha, ma alla fine ha dovuto cedere il passo a un Viñales che ha reclamato a gran voce questa vittoria durante tutti i test invernali.
Dietro di loro, a sorpresa, un Valentino Rossi che per l’ennesima volta ha dimostrato di essere un vero e proprio animale da gara: in grande difficoltà nelle prove, il 9 volte Campione del Mondo di Tavullia non è mai stato della partita per la vittoria ma con una bella rimonta e un passo costante è riuscito, anche grazie a qualche caduta dei piloti di testa, a conquistare un podio che negli scorsi giorni appariva come un miraggio.
Allo start (rimandato per ben due volte a causa di un tracciato giudicato impraticabile) è scattato come un fulmine Johann Zarco, che sulla Yamaha Tech3 equipaggiata con gomme soft ha guadagnato dopo poche curve la testa della corsa e ed è sembrato imporre un ritmo insostenibile per tutti: dopo aver inflitto più di 1.7 secondi di distacco agli avversari, il Campione del Mondo della Moto2 è tuttavia caduto rovinosamente a terra vedendosi costretto a mettere da parte il sogno di vincere all’esordio su una moto clienti.
Intanto, mentre il francese finiva nella ghiaia, infuriava la battaglia tra Dovizioso, Marc Marquez e un Andrea Iannone in gran spolvero sulla Suzuki: di lì a pochi giri si sarebbe inserito nella lotta anche Viñales, risalito dopo una partenza non esaltante. Purtroppo, proprio mentre era chiuso nel “panino” dei due spagnoli, Iannone ha perso l’anteriore chiudendo anzitempo la sua gara d’esordio con la MotoGP di Hamamatsu.
Dopo aver regolato un Marquez mai davvero incisivo, Dovizioso e Viñales hanno iniziato a dare vita a un confronto ravvicinato senza esclusione di colpi, durato fino alla fine della corsa: la M1 guadgnava terreno nel guidato, ma la Desmosedici faceva valere il suo motore portentoso sul rettifilo di Losail, mischiando nuovamente le carte.
Più indietro anche Valentino Rossi, apparso in seria difficoltà durante tutto il week-end, trovava il giusto ritmo e riusciva a sopravanzare la RC213V di Marquez: il marchigiano ha consluso la gara al terzo posto dopo aver assisitito allo splendido duello finale tra il compagno di squadra e l’alfiere italiano della Ducati. Nonostante i tentativi del Dovi di mantenere la testa della gara, alla fine Maverick è riuscito a piegarne la resistenza e ad andare a conquistare una corsa che, dopo gli strepitosi test invernali, era quasi condannato a vincere.
Quarto sulla linea del traguardo, dietro a Viñales, Dovizioso e Rossi, un Marquez un po’ sottotono, seguito a distanza dal compagno di squadra Dani Pedrosa (5° ma mai della partita). In 6^ piazza uno straordinario Aleix Espargarò, che con un’Aprilia RS-GP finalmente competitiva è riuscito a concludere la gara a pochissimi secondi dai primi: un risultato fenomenale per la casa di Noale e per il pilota spagnolo, che surclassa la pessima prestazione del compagno di squadra Sam Lowes (18° e ultimo classificato a 47 secondi dalla testa).
Debutto sconfortante invece per Jorge Lorenzo, che su una pista sulla carta favorevole come quella di Losail non è riuscito ad andare oltre al 11° posto: un errore subito dopo della partenza ha costretto il maiorchino ad andare largo e gli ha fatto perdere tempo e posizioni preziose. Male anche le KTM, che all’esordio ufficiale nella Top Class si sono viste relegate in penultima e terzultima posizione rispettivamente con Bradley Smith e Pol Espargarò.
Oltre a Zarco (autore del best lap) e Iannone, non hanno concluso la corsa Danilo Petrucci, Cal Crutchlow e un Alavaro Bautista che prima della caduta aveva mostrato ottime cose in sella alla Ducati Desmosedici del team Aspar.
Di seguito, la classifica completa del GP del Qatar, prima gara di questa MotoGP 2017.