Il quarto appuntamento del mondiale Superbike, andato in scena ad Assen, si tinge di verde, quello delle Kawasaki ZX-10RR di Jonathan Rea e Tom Sykes, dominatrici del week-end sul circuito del Drenthe. Doppio successo del campione del mondo in carica che, alla sua duecentesima partenza nel mondiale delle derivate di serie, vince Gara-2 con soli 25 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra, portando a dieci il numero di successi sul tracciato del Dutch TT.
Anche se è nordirlandese, la pista olandese è quella di casa, per il numero 1 della moto di Akashi, che raggiunge quota sette vittorie ed un secondo posto nelle otto manche disputate quest'anno. Con la griglia di partenza rivoluzionata, rispetto alla Superpole, dall'ordine di arrivo di Gara-1, le Ninja ci hanno impiegato poco per andare al comando, con Rea che guidava il gruppo già a partire dalla tornata numero tre ed il suo team-mate che gli si accodava due giri dopo, con il tandem che prendeva via-via il largo sugli inseguitori.
Chaz Davies, scattato dalla decima casella dello schieramento a causa dello stop di ieri, ci ha messo più tempo, rispetto ai piloti in verde, a liberarsi di chi lo precedeva ed ha accusato, a fine gara, un feeling non eccelso, specie all'anteriore, con la sua Panigale R, forse anche a causa del forte vento che ha flagellato il circuito. In avvio di gara c'è stato tempo per un momento di gloria da parte di Xavi Fores (Ducati Barni), partito in testa e, successivamente, per Eugene Laverty (Aprilia Milwaukee), poi saltati dai primi tre del campionato.
Con pista libera, l'alfiere della Ducati non è mai apparso in grado di recuperare il gap che lo separava da Rea e Sykes ma, anzi, nelle fasi centrali della gara è sembrato a rischio il suo piazzamento sul podio, ad opera di Michael vd Mark (Yamaha) che, con lo zero in classifica di ieri esattamente come il gallese, teneva ad un piazzamento di prestigio davanti al pubblico di casa.
In testa alla gara, un errore di Rea ed un ritmo estremamente costante e veloce di Sykes riavvicinano i due piloti nelle fasi finali della gara ma, all'inglese, peraltro ancora alle prese con i postumi di una influenza intestinale che lo aveva colto ad Aragon, manca il guizzo vincente, con il compagno di team che, proprio nell'ultima tornata, opera un piccolo break, portandosi al ripari dal rischio di attacchi. Nonostante questo, il numero 66 entra alla garibaldina nella chicane che precede il traguardo ed incrocia la traiettoria, ma non basta… è dietro di 25 millesimi.
Un paio di sbacchettate da perdita di qualche anno di vita della sua R1M hanno forse convinto l'olandesino volante ad accontentarsi del quarto posto, davanti al compagno Alex Lowes. La quattro cilindri di Iwata si dimostra competitiva e, dopo il KO di ieri di entrambe le moto causa caduta, le porta oggi entrambe in top-5. Il distacco dalla Ducati è ridotto a meno di 4 secondi e la squadra dei tre diapason attende solo l'occasione giusta per fare lo sgambetto alla casa di Borgo Panigale.
Nei primi dieci c'è posto anche per un mai domo Leon Camier (MV-Agusta), che ha preceduto Jordi Torres (BMW Althea), Eugene Laverty ed il duo Honda, con Nicky Hayden davanti a Stefan Bradl. Xavi Fores, dopo il bell'avvio, è stato forse rallentato da un eccessivo consumo delle gomme, che lo hanno relegato al 13° posto finale. De Angelis ha terminato al 15° posto, precedendo Badovini e De Rosa, mente Melandri, Russo e Savadori sono stati vittima di una caduta.
In classifica aumenta ancora il divario tra Rea (195 p.ti) e il secondo, il compagno di squadra Sykes, che ha adesso 64 punti in meno del team-mate e 20 in più di Chaz Davies che ne ha, a sua volta, 14 in più di Marco Melandri, mentre Lowes è a quota 76. Con ancora 9 Gran premi da disputare è comunque prematuo parlare di mondiale già deciso, ma di certo la strada è sempre più in salita, per gli avversari di Rea che, di un soffio o di mezzo giro, vengono regolarmente battuti dal nodirlandese.
I visi sorridenti dei tre piloti sul podio, mentre gli altoparlanti diffondevano, per l'ennesima volta, l'inno nazionale britannico, testimoniano che le polemiche di ieri tra Davies e Rea appartengono al passato. Di seguito le dichiarazioni dei primi tre al traguardo.
Johnny Rea: "Qui mi sento a casa. Oggi mi sono divertito davvero tanto. Il problema è stato il vento. La moto galleggiava ed ho avuto delle difficoltà. Complimenti a Tom, che è stato male in queste ultime settimane e finire sul podio è per lui un grande risultato. Adesso non vedo l'ora di andare ad Imola"
Tom Sykes: "Ci sono andato molto vicino. E' stata una gara molto impegnativa, ho dovuto lavorare molto con il gas nelle chicane. Il vento è stato un grosso problema. Non avevo sufficiente feeling per provare a passare Johnny, ma ci proverò ancora. Un grande grazie al team. Sono stati momenti difficili, nell'ultimo periodo, a causa dei miei problemi fisici. "
Chaz Davies: "Oggi è mancato tanto. Poco feeling con la moto. Quando ho provato a spingere, la moto non ha funzionato come mi attendevo. Ho perso tante volte il davanti nelle curve a destra. Oggi era impossibile spingere di più. Non sono contento del risultato, ma sono punti importanti per il campionato".
Superbike Assen 2017 – Gara 2: risultati
1 REA Jonathan Kawasaki ZX-10RR
2 SYKES Tom Kawasaki ZX-10RR +0.025
3 DAVIES Chaz Ducati Panigale R +5.077
4 VAN DER MARK Michael Yamaha YZF R1 +8.739
5 LOWES Alex Yamaha YZF R1 +16.244
6 CAMIER Leon MV Agusta 1000 F4 +17.899
7 TORRES Jordi BMW S 1000 RR +19.026
8 LAVERTY Eugene Aprilia RSV4 RF +19.184
9 HAYDEN Nicky Honda CBR1000RR +21.475
10 BRADL Stefan Honda CBR1000RR +24.693
11 RAMOS Román Kawasaki ZX-10RR +26.751
12 MERCADO Leandro Aprilia RSV4 RF +26.924
13 FORÉS Xavi Ducati Panigale R +36.611
14 KRUMMENACHER Randy Kawasaki ZX-10RR +40.597
15 DE ANGELIS Alex Kawasaki ZX-10RR +49.140
16 BADOVINI Ayrton Kawasaki ZX-10RR +51.241
17 DE ROSA Raffaele BMW S 1000 RR > 1'
18 JEZEK Ondrej Kawasaki ZX-10RR > 1'
RIT SAVADORI Lorenzo Aprilia RSV4 RF
RIT RUSSO Riccardo Yamaha YZF R1
RIT MELANDRI Marco Ducati Panigale R
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