Dopo Gara-1, vinta da Tom Sykes, al nono successo consecutivo a Donington, erano come sempre molti, gli spunti di interesse in vista della manche di domenica. Tutti quindi pronti alla decima vittoria dell'inglese della Kawasaki o al successo di Chaz Davies, che con la sua Ducati aveva condotto la corsa di sabato, prima di scivolare nel tornante che immette sul rettilineo di arrivo?
Mai come in questo caso, il detto di aver fatto i conti senza l'oste è da ritenersi valido. Nell'occasione, l'oste ha scritto Johnny Rea sulla carta d'identità. Dopo aver fatto un volo da brivido nella I manche a causa della perdita di pressione della sua gomma posteriore ed essere scivolato nel warm-up della domenica, anche in questo caso senza conseguenze, in Gara-2 il campione del mondo è salito in cattedra per l'ennesima volta in questa stagione.
Scattato dalla quarta fila, il nordirlandese in sella alla ZX-10RR numero 1 era già alle spalle del battistrada Tati Mercado (Aprilia IODA) alla fine del primo giro, salvo poi saltarlo in fondo al rettilineo del traguardo. Non perfetto lo start per Sykes invece, che ha faticato più del previsto per venire fuori dal traffico causato dal partire dalla nona casella in schieramento.
Davies, passato sesto alla prima tornata, ha dovuto fare una escursione sull'erba nel giro 2 per evitare di essere colpito dalla moto di Leon Haslam. L'inglese, che ha disputato come wild card le gare di Donington con il team Puccetti Racing, sabato è giunto secondo dietro a Sykes, mentre domenica è stato protagonista di una caduta innescata da Mercado e che ha mandato all'aria i piani di "pocket rocket" di finire nuovamente sul podio.
Con Rea in fuga, dietro di lui si scatena la solita battaglia, che vede Vd Mark (Yamaha) secondo e Melandri (Ducati), scattato dalla pole, terzo. Da dietro viene però su come una furia Sykes, partito nono, che salta prima il ravennate della Ducati e poi l'olandese in sella alla R1, mentre alle sue spalle si trovano Mercado e Lowes (Yamaha). Davies, precipitato in 15a posizione, inizia una furiosa rimonta.
Il distacco del battistrada dal suo team-mate è di poco più di 4 secondi, ma Sykes adesso ha pista libera davanti ed inizia ad rosicchiare preziosi decimi al pilota di Larne che, forse per preservare le coperture in vista di un corpo a corpo nei giri finali, alterna crono in linea con quelli del compagno con altri di qualche decimo più lenti.
La rincorsa del numero 66 non è però facile come lo era stata ventiquattro ore prima. Sykes fatica molto più del previsto e ci mette quattro giri a ridurre di un secondo il gap ed altri cinque giri per arrivare a due secondi da lui. Alla ventiduesima e penultima tornata il vantaggio di Rea tocca il minimo di tutta la gara, 1.1 secondi, ma non c'è più tempo, per il numero 66, che giunge sul traguardo 1.6" dopo Rea. E' la 46a vittoria del Cannibale e la 100a della Kawasaki in Superbike.
Altra doppietta della casa di Akashi dunque con, al terzo posto, un generoso e tenace Davies, che completa la sua rincorsa al terzo gradino del podio nel 21° giro, quando infila vd Mark, per poi resistere al tentativo di ritorno dell'olandese della Yamaha, che terminerà quarto a 7 decimi dal gallese. Per Ducati un salvataggio in extremis di un'altra giornata non proprio al top, complice anche il ritiro di Melandri per la caduta della catena a seguito delle vibrazioni della sua moto, un problema che lo ha afflitto per tutto il week-end di gara. Con questo stop il ravennate sembra ormai tagliato fuori dalla lotta per il titolo.
Yamaha rafforza la sua posizione di terza forza del campionato con il quinto posto di Alex Lowes, seguito da Leon Camier (MV Agusta), Xavi Fores (Ducati Barni), Roman Ramos (Kawasaki Go Eleven), Jake Dixon (Royal Air Force Reg. & Res. Kawasaki) e Raffaele De Rosa (BMW Althea). Fuori dalla top-ten Bradl (Honda), Russo (Yamaha Guandalini) e Jezek (Kawasaki Grillini). Solo tredici piloti all'arrivo di una gara che ha visto parecchi ritiri e cadute.
Non sono infatti arrivati al traguardo, oltre ai già nominati Haslam e Melandri, anche Krummenacher, De Angelis, Laverty, Torres, Mercado, Savadori e Badovini. Va segnalato che la gomma di sviluppo coinvolta nell'incidente di Rea di sabato, è stata ritirata da Pirelli e sostituita con una di gamma data a tutti i team. La nuova classifica vede Rea al comando con 260 punti, davanti a Sykes con 205 e Davies con 185. Melandri è quarto, a quota 137 e precede Alex Lowes, che di punti ne ha 121.