E' passato un mese e mezzo dalla fine del mondiale Endurance FIM EWC 2017, che è già tempo, per piloti e team, di tornare in pista per il prestigioso Bol D'Or al circuito Paul Ricard, prima gara del campionato 2018, appuntamento iniziale di un calendario che risulta difficile da comprendere, oltre che per la dislocazione degli eventi durante l'anno, anche per il fatto di svolgersi su cinque soli round.
Quella che si correrà a Le Castellet nel week-end sarà l'81esima edizione della gara. La partenza è fissata come sempre alle ore 15:00 del sabato, con la bandiera a scacchi che sventolerà 24 ore dopo. Il team campione in carica, GMT94 Yamaha, difenderà il titolo conquistato nella 8 Ore di Suzuka meno di 50 giorni fa schierando la stessa formazione che ha trionfato nel 2017, vale a dire Niccolò Canepa, David Checa e Mike di Meglio.
Il celebre rettilineo del Mistral (1800 metri) e l'altrettanto conosciuta Courbe de Signes sono solo due delle sezioni di un circuito leggendario, dove si sono scritte pagine di stoia delle competizioni a due e quatto ruote. A dare battaglia ai campioni in carica ed alla Yamaha del team francese fondato da Christophe Guyot, ci sarà una nutrita pattuglia di squadre, tra le 33 al via.
Tra queste, l'altra R1M "ufficiale", quella del team YART, portata in gara da Marvin Fritz, Broc Parkes e Kohta Nozane. Le moto di Iwata non saranno le sole sulle quali si concentrerà l'interesse. A catalizzare attenzione ci penserà anche la nuova Suzuki GSX-R 1000 che debutterà nel mondiale Endurance FIM EWC, tra gli altri, con i colori del team S.E.R.T. e vedrà alternarsi alla guida Gregg Black, Etienne Masson e Vincent Philippe. La quattro cilindri di Hamamatsu avrà il non facile compito di non far rimpiangere il modello precedente, vice-campione del mondo 2017.
Alternanza tra vecchio e nuovo modello anche per le due squadre Honda che si candidano tra le favorite, sia per la conquista del Bol D'Or che per la vittoria finale. Honda Endurance Racing schiererà, sulla CBR 1000 RR SP2, Sebastien Gimbert, Yonny Hernandez e Gregory Leblanc. Il team F.C.C. TSR risponderà con Freddy Foray, Josh Hook ed Alan Techer, che porteranno in gara la "vecchia" CBR 1000 RR SP, per poi passare alla nuova moto nei quattro restanti appuntamenti di campionato (24 Ore di Le Mans, 8 ore di Oschersleben, 8 Ore Slovakiaring e 8 Ore di Suzuka).
Ultima, ma non meno importante, la squadra Kawasaki SRC. Randy De Puniet, Fabien Foret e Mathieu Gines, in sella alla ZX-10R, tenteranno l'assalto al trofeo, pur se non saranno in lizza per il titolo, in quanto il team ha previsto la partecipazione unicamente a Bol D'Or e 24 Hr di Le Mans. Oltre a loro, una folta schiera di squadre definibili outside, ma ugualmente "pericolose" nell'economia di una singola gara. Tra queste, numerose con piloti italiani, che saranno sedici, al via.
Gli ingredienti per lo spettacolo ci sono tutti, con il fascino dei cambi di pilota, delle sessioni di guida notturne e l'imprevedibilità di una gara che, per la sua lunghezza, mette sempre a durissima prova la tenuta fisica dei piloti e quella meccanica dei mezzi, in un crescendo di tensione che, mai come in questo caso, rende valido il detto che "La corsa finisce al calare della bandiera a scacchi", dal momento che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Quest'anno al Bol D'Or sarà presente anche DDG-Magazine, per raccontare emozioni ed aneddoti in tempo reale di questa gara. La nostra sarà una esperienza totale, resa possibile da Honda Italia che ci ha affidato una CBR 1000 RR SP con la quale, via strada ovviamente, andremo al Paul Ricard, dormiremo in tenda all'interno dell'autodromo e cercheremo di far vivere anche a voi, nel modo più intenso possibile, questo week-end di gara. State connessi! 😉