E' stata la prima della serie, la Suzuki GSX-R 750, che ha poi dato vita alla 600 ed alla 1000 (qui la nostra prova) ed è stata l'ultima, tra le settemmezzo stradali giapponesi, a resistere ad un mercato che ha visto abbandonare quasi totalmente il segmento delle medie sportive, ma che poi si è fagocitato anche quello delle Supersport. Oggi, quella che, con i suoi 32 anni di carriera, rappresenta una vera e propria pietra miliare nella storia della casa di Hamamatsu, per la prima volta non è più a listino.
Da qualche tempo infatti, la capostipite della famiglia Gixxer, ultima erede di una categoria di moto che ha fatto la storia della Superbike fino all'inizio degli anni Duemila, non è più nel listino della casa giapponese. Questo vale per Francia, Italia e Spagna, ad esempio, mentre figura ancora regolarmente in vendita in Germania e Regno Unito, oltre agli Stati Uniti, dove però vige una diversa normativa anti-inquinamento.
Lo scenario può essere interpretato in duplice maniera. Da un lato c'è la possibilità che ad Hamamatsu vogliano rinnovare la loro 750 supersportiva, andando controcorrente rispetto al resto dei costruttori, quelli del Sol Levante in primis, ma non solo. L'attuale panorama delle medie, vede solo la presenza della Ducati 959 e della MV F3-800.
Di una nuova moto, che dovrebbe uscire nel 2018 per essere posta in vendita l'anno successivo si vocifera da tempo, ma nulla è finora trapelato da Suzuki, che con il concept GSX-R 1000 mostrato ad EICMA 2016 e presentato poi ufficialmente l'anno successivo, ha inequivocabilmente tracciato la linea delle sue prossime sportive, GSX-R 750 compresa e, forse, per prima.
Elettronica evoluta, traction control, rispetto delle normative Euro4 e, forse, il variatore di fase, come sulla sorella maggiore, potrebbero essere alcune delle caratteristiche della moto, a cui l'utenza chiede inevitabilmente di stare al passo con i competitor. E' troppo presto per ipotizzare numeri ma, per ragioni storiche, la cubatura non potrà essere variata, pertanto la eventuale potenza in più rispetto ai 150 cavalli dell'ultima versione andrà cercata con un regime massimo di rotazione più elevato.
Forte dell'aver portato il motore da un litro a 13000 giri contro i 12000 del precedente e, secondo l'equivalenza sommaria che vuole, su un motore 750 supersportivo, un incremento di circa 5 cv ogni 500 giri, lo spostamento della potenza massima da 13200 a 13700 giri consentirebbe alla settemmezzo di Hamamatsu di disporre di circa 155 cv, ad un soffio dai 157 della 959 e con 8 cavalli di vantaggio rispetto ai 148 della F3-800.
Stante l'attuale assenza di foto-spia e rumour riguardanti prototipi in fase di collaudo da parte di Suzuki, ci si trova nel mero campo delle speculazioni, dove vale tutto ed il contrario di tutto. Di certo c'è che appare improbabileche la nuova moto possa già essere svelata già ad EICMA 2017, a meno che ad Hamamatsu scelgano di fare come con l'ultimo Gixxer 1000, vale a dire presentando il concept un anno prima del lancio del modello definitivo. Non resta che attendere l'inizio di Novembre per sapere se sarà questo il caso o se bisognerà rinviare tutto di dodici mesi.