Andare in moto in inverno presuppone il vincere la paura atavica del salire in sella con strade umide, talvolta ghiacciate e sporcate da ghiaia e sali, ed il fastidio del freddo, un compagno non certo ideale, quando si ha un manubrio tra le mani, aspetto che riguarda ovviamente chi in due ruote va anche in off-road.
In ambito stradale poi, non solo nella stagione invernale si possono trovare basse temperature, situazione ad esempio frequente quando si punta la barra verso l'Europa settentrionale… con il pensiero che corre immediatamente alla rotta per Capo Nord, specie se si opta per percorrere l'entroterra di Svezia e Norvegia dove, ancor più sui passi montani, trovare la colonnina a ridosso dello zero è facile anche d'estate.
Per nostra fortuna i materiali nel corso del tempo sono molto migliorati, ed i tessuti tecnici offrono oggi performance inimmaginabili fino a non molto tempo fa. Esistono però situazioni in cui un ulteriore boost di prestazioni dell'abbigliamento può fare la differenza, specie a livello di comfort che si parli di turismo, o di fuoristrada.
Quello che abbiamo testato è un kit di abbigliamento riscaldato prodotto dalla Klan. E' composto da guanti, maglia con zip centrale e pantaloni che integrano batterie al litio in grado di fornire quattro diversi livelli di calore, regolabili per mezzo di un pulsante. La promessa è quella di guerra totale al freddo non solo quando si va in moto, ma anche sciando ed in tutte quelle occasioni in cui l'ipotermia può diventare un fastidioso oltre che pericoloso compagno.
I capi necessitano della cavetteria che consente di collegarli sia direttamente alla batteria, come si fa ad esempio con il mantenitore che alla presa per accendisigari, soluzione utile anche nell'ipotesi di spostarsi con la moto su un carrello o in un furgone. Il montaggio delle connessioni è molto semplice e presuppone, come unica accortezza da prendere, quella di sistemare adeguatamente i cavi nel vano batteria.
I connettori provenienti dalla batteria si accoppiano a quelli annegati nei capi stessi, accessibili per mezzo di tasche protette da cerniere o strip. Interessante la possibilità di collegare i guanti alla maglia, cosa che permette di non lasciare alcun cavo a vista. Sì, perché l'abbigliamento Klan è utilizzabile sia sfruttando accumulatori ai polimeri di litio, che alimentando i capi attraverso la batteria, utile soprattutto quando si affrontano viaggi di durata superiore all'autonomia permessa dalle batterie.
Queste ultime sono di due tipi, 7,4 o 12 volt, a seconda della necessità di una minore o maggiore intensità del calore che, nella maglia e nei pantaloni, è mantenuto per mezzo di un film in alluminio. I guanti, in questo caso il modello Excess Pro 2.0, hanno ognuno il proprio comando di attivazione, sono realizzati in materiale misto pelle-nylon, con interni in Thinsulate+micropile e dispongono protezioni su nocche, dita ed esterno della mano.
L'accensione della parte riscaldante avviene nello stesso modo per tutti i capi Klan ed avviene per mezzo della pressione per 3 o più secondi dell'unico tasto presente. I quattro livelli sono riconoscibili, l'uno dall'altro, per la colorazione di parte del pulsante stesso, che pasa dal bianco (minimo) al rosso (massimo), passando per blu e viola.
Quale miglior test, per dell'abbigliamento riscaldato, se non una uscita in moto in pieno inverno? Dopo aver "caricato" le batterie, abbiamo fatto un primo assaggio con un giro in Monferrato in una giornata dove la temperatura era di poco superiore agli 0°. Nonostante la protezione offerta sia dall'abbigliamento che dai guanti spenti, una volta accese le polveri la storia cambia e parecchio.
Impostando inizialmente il riscaldamento sui livelli più elevati, si va poi a regolare durante il prosieguo della marcia. L'operazione è rapidissima, grazie alla razionalità nel posizionamento dei pulsanti, che rende il tutto comodamente fattibile in movimento. Inevitabilmente, l'attivazione o il cambiamento di setting del guanto sinistro presuppone il togliere per un paio di secondi la mano destra dal comando del gas. Occhio agli specchietti retrovisori, in quel caso ma, ancora meglio, fermarsi.
Il collaudo è stato positivo e la percezione di comfort che ne abbiamo ricavato è stata decisamente buona. Ci siamo però chiesti come si sarebbe comportato l'abbigliamento Klan nel caso il meteo avesse alzato l'asticella, o meglio, fatto abbassare la colonnina di mercurio. Abbiamo pertanto atteso (ma nemmeno troppo) una giornata nebbiosa, quindi con cielo sereno sopra la coltre (ergo più freddo) e che fosse al contempo ventosa in montagna, dove mettere alla prova il kit con temperatura ancora più basse.
Il risultato è stato una puntata al Sestriere, utile anche per testare ulteriormente l'autonomia delle batterie, nell'ambito del test della Yamaha MT-10 Tourer Edition. La marcia di avvicinamento alla stazione invernale è avvenuta, fino a Perosa Argentina, avvolti nelle migliore nebbia che la Pianura Padana riesce a produrre, quella che sembra quasi pioggia, per quantità di acqua che si accumula sulla visiera del casco.
In questo caso, maglia, pantaloni e guanti non hanno fatto una piega, isolando all'esterno quello che è forse il freddo più fastidioso che possa esserci per un motociclista ma non solo, quello umido. E' stato sufficiente impostare il tutto sul livello 1 (Blu) per il vestiario e 3 (Viola) per i guanti e godersi i 50 metri di visibilità che la strada offriva, il tutto con temperature variabili tra lo 0 ed i -5°C.
Ma è quando il gioco si fa duro, che i duri (intesi come i capi della Klan) iniziano a giocare. Proseguendo dritti verso la meta, il trasformarsi della nebbia prima in foschia, che ha poi lasciato spazio al sereno ha permesso di vedere il termometro scendere fino a -11°C, con il contemporaneo sollevarsi del vento, lo scenario che avevamo cercato.
In questo caso, la modalità full-power mette a sedere ogni velleità del freddo, al punto che, durante la marcia, siamo costretti ad abbassare il livello di riscaldamento di uno step per i guanti e di due per maglia e pantaloni. Stop anche al vento. Se si ha la pazienza di sistemarsi bene i capi addosso, non passa niente. Queste sono ovviamente valutazioni soggettive e legate, oltre alla percezione della temperatura del singolo, anche ed ovviamente al tipo di abbigliamento indossato sopra a quello Klan.
Nel nostro caso, il completo in GORE-TEX Dainese ha certamente fatto la sua parte, ma senza dubbio la differenza tra abbigliamento Klan spento o acceso è percepibile in modo netto. Ottimi i riscontri anche sul fronte dell'autonomia, con le batterie che hanno retto per circa 4 ore, prima di richiedere la connessione alla batteria della moto.
Qualche numero, di quelli che interessano al di là delle schede tecniche. I guanti Excess Pro 2.0 oggetto della prova costano 159 € a listino, la stessa cifra che serve per la maglia con zip, mentre il prezzo dei pantaloni è di 129 €. A questo, per avere un kit veramente a prova di tempesta polare, sarebbe utile unire anche le calze riscaldate, disponibili ad 89 €.
La cifra che ne esce è certamente importante, ma nemmeno poi tanto se si considera il valore tecnico dei capi e, cosa forse ancora più importante, il miglioramento del comfort che questi permettono proprio in quelle condizioni in cui ci si trova più a disagio. Il piacere di viaggiare sottozero in moto piuttosto che in una discesa su sci o snowboard senza avvertire il minimo freddo in tutto il corpo è un qualcosa di francamente impagabile.
A chi si rivolgono, questi prodotti? All'amatore desideroso di migliorare la sua esperienza in sella in condizioni estreme, così come al professionista che necessità delle condizioni ottimali al contorno per esprimere le sue massime performance, il tutto senza alcun orpello aggiuntivo.
PRO
Ottima resa
Facilità di utilizzo
CONTRO
Nessuno