Akrapovic per Hayabusa: quando i cavalli non bastano

Valerio Garagiola

Perchè limitare la voce della Suzuki Hayabusa con gli scarichi originali e non liberare il suono del motore con due silenziatori Akrapovic? Cercasi risposte

Il ritorno della Suzuzki Hayabusa con una veste aggiornata (ma, nella sua essenza, la stessa 4 cilindri esagerata) ha rianimato il settore delle hyperbike, un tempo abitato anche da Kawasaki ZX-12R e Honda Blackbird. Le già ottime prestazioni del motore potrebbero soddisfare anche i più esigenti, ma i cavalli per alcuni non bastano mai. Per soddisfare questa richiesta, è disponibile il nuovo sistema di scarico in titanio Slip-On Line, con logo Akrapovic inciso al laser.

Il dettaglio che balza subito all'occhio è la sua forma, decisamente aeronautica; è stato uno degli aspetti più curati dal reparto Ricerca e Sviluppo della casa slovena, dettaglio che è stato curato anche dalla casa madre, segno di quanto tempo e risorse sono state dedicate alla creazione della Hayabusa.

Un altro obiettivo raggiunto da Akrapovic è la leggerezza: il nuovo sistema di scarico pesa il 31,6% in meno rispetto alla componentistica di serie, grazie al  manicotto esterno in titanio rivestito di nero sulle marmitte e connettori in acciaio inossidabile, accompagnati da terminali e paracalore in fibra di carbonio.

I dati riscontrati sul banco di prova parlano chiaro: gli ingegneri Akrapovic sono stati in grado di ricavare dal quattro cilindri Suzuki altri 1,6 cavalli a 8.700 giri/min e 1,9 Nm di coppia a 8.400 giri/min, senza alcuna rimappatura della centralina. Ciliegina sulla torta, lo scarico rientra nella normativa Euro5 CE/ECE grazie al convertitore catalitico.

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