La settimana scorsa, quando Alexandre Barros aveva annunciato che avrebbe partecipato alle ultime due gare del campionato Brasiliano di Superbike, il pubblico aveva accolto la notizia con molto piacere.
Barros, 46 anni, è stato il più famoso pilota sudamericano, anche considerando i venezuelani Johnny Ceccotto e Carlos Lavado o l’argentino Sebastian Porto, e ora team manager e proprietario del BMW Motorrad Alex Barros Racing. Considerando anche i campionati dilettanti, Barros sono quasi 40 anni che corre, molti dei quali nella massima classe del Motomondiale, Cagiva, Suzuki e Honda in 500GP, Honda, Yamaha e Ducati in MotoGP.
In queste due ultime due tappe del campionato, sul circuito del mondiale F1 di Interlagos a San Paolo, i contendenti Danilo Lewis e Diego Faustino si giocavano l’alloro del vincitore.
In gara 1 Barros è arrivato secondo a soli 168 millesimi da Faustino, con un mirabolante finale a 3 con Lewis staccato di 4 decimi.
In gara 2 il quarantaseienne pilota non ha perdonato, dopo una bagarre molto serrata nei primi giri, ha messo le ruote della sua BMW S1000RR davanti a Faustino (che si è aggiudicato il titolo) di 6.8 secondi; terzo è arrivato il pupillo della ex stella del motomondiale brasiliana, Diego Pierluigi, pilota argentino conosciuto da Alexandre nel campionato FIM CEV Superbike.