Il mondo delle corse lascia spazio a chiunque, anche agli amanti delle moto "nude e crude", quelle senza elettronica che assiste il pilota e che per farle funzionare al meglio serve esperienza ed orecchio e non un computer con un software per la gestione della centralina. La Battaglia dei Bicilindrici (BdB) competizione nata dalle ceneri della BotT (Battle Of The Twins) e dedicata esclusivamente a moto con propulsori bicilindrici, sta rivivendo una lenta ma costante rinascita che non sta passando inosservata. Abbiamo voluto porre alcune domande all'organizzatore, per poter avere una visione più chiara del progetto BdB
Come è nato il campionato dedicato esclusivamente alle bicilindriche?
Il campionato ha origini lontane, deriva dalle gare americane con i grossi bicilindrici degli anni 70/80 che si svolgevano nella 200 miglia di Daytona; in seguito, questa tipologia di competizioni si spostò in Europa e in Italia partì il campionato italiano BotT, dove lo strapotere della Ducati 851 tagliava fuori dai giochi i propulsori bicilindrici ad aria. Nel giugno 1989 Paolo Marini ebbe la brillante idea di creare una gara dedicata esclusivamente ai motori 2 valvole; questo concetto venne ripreso da altre nazioni estere e venne addirittura creato un appuntamento Europeo. Questo campionato è sempre stato molto apprezzato perché i veri protagonisti erano i preparatori, oltre ai piloti.
Dopo anni, la ripresa del campionato sotto il nuovo nome Battaglia Dei Bicilindrici, nel contesto del Motoestate. Come mai questa scelta?
Nel 2019 c’è stato il cambio di nome, il progetto precedente stava perdendo interesse. A fine 2018 stavamo costituendo il Motoclub Saponettari ed abbiamo pensato che questo format avesse ancora tanto da raccontare. Il contesto del MotoEstate è splendido, e l’organizzazione del Ducale è un punto di riferimento nelle corse di un certo livello. Grazie al rapporto che si è instaurato con Filippo Delmonte, abbiamo avuto la possibilità di tornare a goderci questa tipologia di gare che per noi ormai è una Fede.
Perchè un amatore, così come un pilota navigato, dovrebbe scegliere di partecipare alla Battaglia?
Questa tipologia di competizione lascia spazio a chiunque, sia all’amatore che al professionista non che al preparatore. In ogni appuntamento, ogni partecipante al campionato o alla singola gara, trova il suo spazio e il suo ambiente ideale, rendendo il weekend una bellissima esperienza, oltre alla gara in quanto tale.
Quali sono le moto che vanno per la maggiore?
Abbiamo moltissime categorie e c’è spazio per ormai tutti i bicilindrici, ma devo dire che la categoria Veloce è quella che va per la maggiore. Sicuramente si possono prendere moto di un certo livello dove bisogna solo darci il gas e cambiare le gomme, come le recenti Panigale V2, ma anche le Ducati 848, oppure la Ducati 999 o le Aprilia RSV. Un'altra categoria molto apprezzata è la Leggera, quella destinata ai 650cc 4 valvole oppure ai motori 803cc 2 valvole: a fronte di un investimento ragionevole, è possibile avere tra le mani un mezzo molto divertente ed economico, soprattutto dal punto di vista del consumo gomme.
Il calendario 2021 è molto ambizioso, con anche una trasferta all'estero. Quanto è difficile organizzare una trasferta del genere?
Diciamo che è complesso: ci sono molti aspetti da considerare, oltre che ai classici che abbiamo nel coordinare le varie tappe. Una tappa estera è più complessa perché, oltre alla logistica e alla distanza, ci si aggiunge anche il discorso sanitario che come sappiamo ad ora è una realtà da tenere bene a mente. Ma non ci abbattiamo e abbiamo in cantiere trasferte internazionali con l'obiettivo di partecipare in competizioni che condividono la nostra stessa filosofia, come la Sporttwin in Francia, Olanda, Belgio, Germania.
Il 2021 è appena iniziato, ma ci sono già dei progetti per la prossima stagione?
Ogni anno è sempre più complesso, soprattutto a causa della pandemia che ci sta affliggendo, per il 2022 abbiamo vari progetti e cerchiamo sempre di trovare sempre la miglior soluzione per chi crede nella Battaglia e nei Saponettari.