Quando si dice il caso… in inverno il prezzo della benzina si mantiene più o meno costante salvo avere, spesso, spessissimo, quasi sempre… ok, sempre… una impennata non appena la stagione diventa propizia per le uscite fuori porta, in moto o auto che sia. Le cause le sappiamo, o meglio, ne conosciamo la definizione a memoria. Tensioni internazionali, variazioni della produzione, blocchi navali, terrorismo e chi più ne ha, più ne metta.
Poi noi in Italia siamo sempre fantasiosi, creativi, anticonformisti, al punto che una parte del prezzo dei carburanti oggi è ancora "funestato" da gravami (le fantomatiche accise) che affondano le loro radici, o meglio, i loro canini in avvenimenti dell'ormai lontano passato (risalenti allo scorso Millennio ). Sapere che incidono per il 35-40% sul costo totale è già interessante, ma ci sono dati che lo sono ancora di più.
Il primo tra tutti è che, tra queste, ce ne sono di davvero tragicomiche, che non si sa se siano uscite dalla penna di Groucho Marx o da quella di Edgar Allan Poe. Qualche esempio?
- Guerra d’Etiopia (1935-1936)
- Crisi di Suez (1956)
- Rinnovo contratto autoferrotranvieri (2004)
Le curiosità, a proposito dei carburanti e del Belpaese, non finiscono però qui. Chi è stato ad esempio in Austria, Francia, Germania, Spagna ecc, avrà notato come, oltre alla tradizionale benzina a 95 ottani, in tutti i distributori è disponibile la 98 ottani, oggetto a noi sconosciuto o quasi e che solo negli ultimi anni ha fatto una sua timida comparsa in poche, stazioni di servizio ed a caro prezzo, ma questo era, scusate la freddura, ovviamente "scontato".
In Francia, oltre a trovarla quasi nei chioschi che vendono i gelati, la 98 R.O.N. ha anche un costo quasi coincidente con la classica 95 (siamo nell'ordine medio del 3-5% in più), cosa che la rende estremamente interessante per noi soliti sfigati e sanguisugati possessori di due ruote. C'è però chi fa spallucce e, vuoi per francescana indole o perché, semplicemente, possiede una moto con velleità diversa da quelle della prestazione pura, è interessato alla benzina standard. E noi? Ciccia…
Oltralpe hanno poi, anche in questo caso, un'altra freccia al loro arco, l'etanolo, che chi percorre le strade della Gallia avrà certamente visto nei distributori con la sigla E85 che lo identifica. Como? Que es? L'etanolo è un composto ottenuto dalla fermentazione degli zuccheri, quindi di origine naturale, come ad esempio barbabietole, canna da zucchero, mais e biomasse varie.
Viene poi addizionato ad una percentuale di benzina, il 15% che, con la restante parte di etanolo (da qui la denominazione di E85), da origine a questa tipologia di carburante. Il vantaggio, oltre al suo impatto teoricamente meno gravoso sull'ambiente, è il costo, decisamente più contenuto. Per restare all'ombra dell'Eliseo, ma la cosa vale anche a Biarritz o sull'Île-de-Batz, l'etanolo costa circa 0,8 € al litro.
Sì, avete letto bene… 80 centesimi di Euro per un litro intero di liquido maleodorante da infilare nel vostro serbatoio e con cui fare, in funzione della sete della vostra cavalcatura, da 7-8 a 25-30 km. In Brasile saranno 40 anni che ci fanno marciare le auto, con l'etanolo ed anche in Svezia ci stanno investendo parecchio, forse perché sono un po' meno green dei loro "cugini" norvegesi e nonostante le basse temperature non siano proprio l'habitat naturale di questo tipo di carburante.
E da noi in Italia? Semplice… l'etanolo non c'è! Per completezza di informazione bisogna dire che presenta delle controindicazioni, rispetto alla benzina standard, dal momento che è più aggressivo con parti in gomma e plastica, come condotti e guarnizioni di tutto il sistema di alimentazione. Per questo motivo, per il suo impiego è necessario che i motori siano compatibili con le specifiche Flex Fuel. In sintesi: non usatelo!
Se la sua adozione in Sudamerica (dove peraltro vengono utilizzati altri tipi di carburanti similari, tra cui E95 ed E100) e non all'ombra del Tricolore ha il suo senso nella differenza nel mercato dei veicoli, il fatto che invece venga utilizzato Oltralpe, dove i mezzi hanno fondamentalmente le stesse specifiche e target lascia decisamente più perplessi sulla decisione di rendere anche i nostri veicoli adatti al suo uso.
La perplessità rimane ed anzi, si accentua, quando si pensa al fatto che in diversi paesi europei ci sia la benzina E10, realizzata con il 10% di etanolo e che, oltre ad essere più ecologica, risulta anche più economica alla pompa ma, sopratutto, è utilizzabile sui nostri attuali veicoli (questa sì, se la "incontrate" in qualche stazione di servizio ed avete una motoo auto Euro 5, potete usarla). Tutto questo però è soggetto alla regola del "panta rei", ma l'unica cosa che scorre è il nostro denaro.
Così, ogni anno, quando di noi motociclisti ci riversiamo ad orde sulle strade, con la bava alla bocca provocata dall'astinenza dei mesi invernali, finiamo per assistere impotenti e mugugnanti all'impennata dei prezzi della benzina, continuando a restare senza carburanti più green, più eco, più quello che volete, così come con il portafoglio che sanguina.