Se EICMA 2017 è stato l'anno della Ducati Panigale V4, l'edizione 2018 del salone milanese, così come quelle di Intermot, l'omologa rassegna che, a Colonia, precederà in autunno quella meneghina di circa un mese, dovrebbe quasi certamente essere della nuova BMW S 1000 RR. Attesa dagli appassionati già lo scorso autunno, è stata posticipata di dodici mesi per svolgere ulteriori test prima del rilascio ufficiale.
La casa di Monaco non è nuova a questo tipo di approccio, se si pensa che, nel 2008, prima di introdurre sul mercato la sua prima sportiva a 4 cilindri dell'era moderna, fece percorrere oltre un milione di chilometri ai prototipi della moto ma, tra qualche mese sarà l'ora della verità per la seconda generazione della superbike-replica del brand bavarese.
Inutile nasconderlo, la V4 di Borgo Panigale ha alzato l'asticella ed è lei il riferimento, almeno per i dati di targa. Per questo motivo, le indiscrezioni che circolano da diverso tempo sulla 4 cilindri BMW indicano valori di potenza simili a quelli della V4 R, anch'essa attesa alle due kermesse autunnali, dal momento che le versioni in commercio, base ed S, sono mosse dal motore di 1100 cc.
I rumours sulla futura BMW indicano una cilindrata unica, 1000 cc ed una potenza compresa tra i 210 ed i 220 cavalli. Le foto mostrate in anteprima diversi mesi fa dai colleghi di MotorCycleNews lasciavano intravedere un motore completamente nuovo. A Monaco potrebbero pertanto essere intervenuti su ogni aspetto del 4 cilindri che, alla sua presentazione, nel 2009, ridefinì al rialzo le specifiche delle supersportive.
La prima cosa che viene in mente è che, per ricercare ulteriore potenza, si siano spinti più in alto a livello di regime di rotazione, cosa inoltre utile anche in ottica Superbike, dove non sono al momento ancora chiari i piani della casa di Monaco presente, ma non in modo ufficiale, con una moto gestita dal Team Althea di Genesio Bevilacqua e portata in gara da Loris Baz.
La nuova unità potrebbe presentare delle misure ancora maggiormente superquadre rispetto all'attuale. Inevitabile pensare al passaggio da un alesaggio di 80 mm ad uno di 81 mm, soglia più psicologica che altro, in quanto rappresenta la massima misura ammissibile dal regolamento MotoGP. Questo comporterebbe un accorciamento della corsa rispetto al motore odierno, con una misura che, per restare entro i 1000 cc, potrebbe essere, al massimo, di 48.5 mm contro i 49,7 di oggi, con l'unità che sarà quasi certamente in linea con la futura normativa Euro5.
Sono attesi miglioramenti anche sul fronte della dotazione a livello di elettronica, ma non solo. Potrebbe infatti arrivare il controllo elettronico anche sul monoammortizzatore posteriore, mentre è scontata la presenza di un display completamente nuovo, probabilmente lo stesso TFT da 6,5 polli che ha fatto il suo debutto sulla R1200 GS 2017.
Una ulteriore chicca, a proposito di questa moto, che dovrebbe disporre, al posteriore, di un forcellone con capriata rovesciata, arriva dal lontano Giappone, terra di quattro tra le antagoniste della S 1000 RR. I ragazzi di Young Machine, sempre "sul pezzo" a proposito di indiscrezioni ed anticipazioni su modelli futuri, hanno pubblicato una immagine di quella che potrebbe essere la linea della nuova moto dell'elica.
Si tratta verosimilmente di un rendering (al momento BMW non ha diramato alcuna informazione ufficiale sull'argomento) che però difficilmente corrisponderà alla realtà che si potrà vedere ai saloni autunnali. La linea di coda appare troppo lunga ed appesantita, per i canoni attuali, che prevedono posteriori corti e fortemente rastremati. Non resta che attendere ancora qualche mese o sperare in una fuga di notizie da quel di Monaco.