Casey Stoner: “Potrei stare con i migliori della MotoGP di oggi”

Gianluca Salina

Oggi è un pensionato di lusso con il vizio di andare forte, al punto da aver fatto registrare, nei test MotoGP a cui ha partecipato, tempi in linea con i migliori dei suoi colleghi in attività. E’ Casey Stoner, che in una intervista ha affermato come il livello attuale della top class non sia più alto di quando correva lui, concludendo con il ribadire ancora una volta che non ha intenzione di tornare alle gare.

Mancano cinque settimane all'inizio del campionato MotoGP 2018 (18 Marzo a Losail), con piloti e squadre chiamati, in questo periodo, a sostenere ancora due sessioni di test (dal 16 al 18 Febbraio a Buriram, in Thailandia e dall'1 al 3 Marzo nello stesso circuito di Doha dove si aprirà il mondiale), ed a tenere banco sono le dichiarazioni dei piloti, tra cui quella di Casey Stoner, fatta nel corso di una intervista rilasciata ai colleghi di Motorsport.com.

Pur non più impegnato direttamente nell'attività agonistica, l'australiano, ritiratosi nel 2012, è uomo immagine Ducati e svolge il ruolo di supercollaudatore del programma MotoGP della casa bolognese. Celebre, oltre che per la sua velocità in pista, anche per non avere timori reverenziali nei confronti del "sistema", il due volte iridato nella top class si è recentemente espresso circa il livello tecnico dei piloti che partecipano al campionato.

Questo, a dispetto della presenza di nomi come Dovizioso, Lorenzo, Marquez, Rossi e Vinales, secondo il pilota di Southport non è così elevato o, per lo meno, non è cresciuto da quando correva lui, dal momento che i principali protagonisti del mondiale erano gli stessi. Stoner motiva la cosa affermando come questa sia la conclusione cui è giunto analizzando il fatto di essere riuscito a fare, durante i test cui ha partecipato, gli stessi tempi dei suoi colleghi ancora in attività.

L'australiano ha poi avuto parole di grande stima per Marc Marquez, in grado più di chiunque altro di sentire e controllare ogni minimo feedback dato dall'anteriore, anche se, secondo Stoner, per andare forte come il campione di Cervera non è necessario rischiare quanto lui. Alla domanda su cosa pensa della crisi Yamaha dello scorso anno, ha quindi risposto che la moto può aver avuto il suo peso, ma certamente una parte di responsabilità va attribuita anche ai piloti.

Il due volte iridato ha poi speso un pensiero per Rossi, affermando che fa bene a continuare a correre se si sente in grado di farlo, oltre a dire che il pesarese rappresenta ancora una delle migliori scelte che un team factory può fare. In ultimo ha parlato dei piloti Ducati e della Desmosedici. Per Casey Stoner l'anno scorso è stato una sorpresa pensando a Dovizioso, che non si attendeva così competitivo e che invece ha rasentato una stagione perfetta, con l'unico neo di non essere riuscito a raccogliere troppi punti nella gare in cui, non essendo in grado di lottare per la vittoria, è spesso giunto nelle retrovie.

Semaforo verde anche per Jorge Lorenzo, anche se l'australiano si dichiara un po' deluso dal 2017 dell'allora neo-acquisto di Borgo Panigale. Non è sufficiente, per Stoner, la giustificazione di essere salito, dopo nove anni di Yamaha, su una moto completamente diversa. I segnali positivi però ci sono, dal momento che nel finale della scorsa stagione, il maiorchino si è mostrato al livello di Dovizioso.

Quanto alla nuova moto, per Stoner la GP18 sarà più facile per tutti i piloti che la guideranno ed il fatto che sia Dovizioso che Lorenzo siano arrivati alle stesse prestazioni pur con stili completamente diversi è la dimostrazione del buon lavoro fatto. In ultimo, un accenno al futuro, nel quale il trentaduenne di Southport non ha intenzione di tornare alle gare. La possibilità di rivedere Casey Stoner in lotta con gli altri piloti della MotoGP sembra dunque non esserci.

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