Mentre in Italia la situazione circuiti langue, con progetti come l'Autodromo di Pontedera e quello di Salmour (l'ampliamento del Circuito dei Giganti) rimasti sulla carta e le lamentele dei comitati anti-rumore che minano ad ogni stagione l'attività di monumenti come le piste di Monza ed Imola, in Spagna il lavoro ferve su più fronti.
Oltre al Circuito del Motor, in costruzione sull'isola di Tenerife e che abbiamo avuto la possibilità di percorrere in anteprima mondiale, in Andalusia si sta preparando un circuito dalle caratteristiche uniche e che, una volta ultimato, misurerà circa 9 km di sviluppo. Il tracciato, al momento denominato Circuito de Espana, sarà il risultato dell'unione di due impianti già esistenti.
Il Circuito de Almeria e quello de Andalucia, che sorgono uno a fianco all'altro, saranno infatti collegati, per ottenere una configurazione che si candida ad essere l'autodromo moderno più lungo d'Europa. Al tracciato si arriverà principalmente modificando in modo sostanziale l'impianto de Andalucia, disegnato da Tito Rabat e che verrà reso più facile e meno tortuoso, cosa che innalzerà le medie sul giro.
In particolare, la configurazione Circuito de Espana prevede il bypass dell'ultimo settore del Circuito de Andalucia per mezzo di un rettilineo di 900 metri che si andrà ad innestare sull'impianto di Almeria. I due tracciati preesistenti potranno comunque continuare ad essere utilizzabili separatamente. Dato il clima particolarmente favorevole della zona, che si trova nel deserto di Tabernas, l'impianto di Almeria già oggi è sede di test da parte delle case costruttrici e di comparatative fatte dai media durante tutto l'anno.