Un anno fa, più o meno in questo periodo, stavamo tracciando il bilancio della test delle crossover di media cilindrata. A dodici mesi di distanza, mentre stavamo facendo altrettanto nell'ambito della comparativa crossover 800-1000 cc, per quelle che potremmo definire le sorelle maggiori di quelle moto, il dubbio che prende corpo è: come definire queste moto? Di certo c'è che se le 650-700 sono medie, le 800-1000 come potremmo definirle, medie superiori o, per dirla all'anglofona, crossover mid-end?
Lasciamo le definizioni ai guru del marketing per concentrarci sulla sostanza, che in questa occasione indossa gli abiti griffati di Ducati Multistrada 950 S, MV-Agusta Turismo Veloce 800 SCS, Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider e Triumph Tiger 800 XRt, forniteci dalle rispettive filiali italiane delle case. Sono tutte moto dotate di un proprio stile e carattere distintivo, pur se parzialmente diverse tra loro ma che, fondamentalmente hanno destinazioni d'uso simili, sebbene con due precise e diverse sfaccettature, una più tendente alla sportività/divertimento e l'altra all'utilizzo a 360 gradi che tra poco andremo ad analizzare.
Le supersportive fanno sempre battere il cuore, ma ormai da tempo le vendite (e la felicità delle case) la fanno le crossover. La segmentazione del mercato ha poi determinato il resto, regalando agli utenti un ventaglio di proposte che più etrogeneo di così non si può. Se è vero che, volendo, si può viaggiare con qualsiasi moto, lo è altrettanto il fatto che le protagoniste del nostro test facciano del turismo, di coppia e/o a lungo raggio che sia, il loro territorio di elezione, pur senza andare a scomodare le performance da supersportive che hanno le maxi del segmento.
La comparativa crossover 800-1000 cc 2019 ha riguardato moto con potenza compresa tra i 95 cv della Tiger 800 ed i 113 cv della Multistrada 950, passando per i 101 della V-Strom 1000 ed i 110 della Turismo Veloce, ma anche valori di coppia che vanno dai 79 Nm della Triumph, che diventano 80 per la MV-Agusta, 96 per la Ducati e 101 per la Suzuki sono dati di targa che hanno le carte in regola per soddisfare anche i palati più esigenti. Poi, certamente, ci sarà sempre chi sostiene che le prestazioni non siano mai abbastanza, ma questa è un'altra storia.
Il racconto che andiamo a narrare riguarda invece il fatto che le case coinvolte abbiano scelto soluzioni differenti tra loro sia come impostazione che come caratteristiche tecniche del comparto motoristico. Suzuki e Triumph hanno realizzato mezzi più, passateci il termine, tradizionali, che fondano le loro radici nel concetto di endurona stradale tanto in voga negli anni '90, mentre Ducati e MV-Agusta hanno puntato più su una connotazione turistica che, alla resa dei conti, strizza anche in parte l'occhio alla filosofia di fun-bike, seguendo però a loro volta percorsi diversi.
Come facciamo sempre nei nostri test, abbiamo cercato di mettere alla prova le moto nelle più frequenti e differenti condizioni in cui queste verranno utilizzate da chi le acquista e, per questo motivo, la comparativa crossover 800-1000 cc le ha viste impegnate su un itinerario di 2750 chilometri, intervallando lunghe tappe autostradali a passaggi su Alpi e Pirenei, senza dimenticare alcune tra le più belle strade statali francesi e gli attraversamenti cittadini, numerosi e che ci hanno pututo far ain cui evidenziare l'attitdune al commuting urbano.
Nel dettaglio, il percorso ha toccato prima le Alpi, con il valico tra Italia e Francia passato sul Col de la Lombarde, per scendere dalla splendida strada che da Isola 2000 conduce ad Isola, dirigendosi poi verso Sud e quindi ad Ovest, lungo la strada del Verdon, proseguendo per Avignone, Montpellier, Tolosa, Pau, il passo di Roncisvalle, Pamplona, quindi Bilbao, Biarritz, Bordeaux, Clermont-Ferrand, la zona dell'Alvernia, una parte di Route des Grandes Alpes, Briançon ed infine il ritorno in Italia dal passo del Monginevro.
Sul fronte meteo siamo stati al solito fortunati, dal momento che le giornate di pioggia sono state più numerose di quelle in cui il sole splendeva, cosa che ha contribuito a rendere questa comparativa una autentica prova di utilizzo reale, esattamente ciò che ci prefiggiamo sempre di fare, dal momento che strade bagnate e condizioni non ottimali fanno parte di ciò che deve mettere in conto chi viaggia.
Adesso però è' tempo di presentazioni. Andiamo dunque a conoscere meglio le quattro protagoniste della nostra comparativa crossover 800-1000 cc 2019, che ha anche visto la partecipazione della piccola Suzuki V-Strom 250, come moto di supporto tecnico-logistico e di cui parlaremo in un articolo separato.
Ducati Multistrada 950 S
MV-Agusta Turismo Veloce 800 SCS
Suzuki V-Strom 1000 XT Globe Rider
Triumph Tiger 800 XRt
Conclusioni
Quattro costruttori ed almeno due approcci differenti per arrivare al risultato di confezionare moto da viaggio che, per quanto faccia specie e pur con cilindrate comprese tra 800 e 1000 cc, oggi vengono considerate delle medie e non più maxi, status passato alle 1200 ed oltre. Da un lato la sportività, bandiera di Multistrada 950 S e Turismo Veloce 800 SCS e dall'altra il concetto di adventure tourer proprio di Tiger 800 XRt e V-Strom 1000 XT Globe Rider.
Nella realtà dei fatti però, le due italiane seguono filosofie non perfettamente coincidenti, con la moto di Borgo Panigale che conserva qualche cromosoma dell'atavica definizione di enduro stradale, anche se sostanzialmente riconducibile alle sole misure di cerchi e pneumatici, mentre la tre cilindri varesina incarna la sport-tourer stradale dura e pura. Se vogliamo invece, l'inglese e la giapponese sono più fedeli alla tradizione ma, proprio per questo, il loro livello di versatilità è ancora maggiore e, non per questo, sono meno efficaci.
Come sempre, ed ancora di più in presenza di un risultato raggiunto seguendo strade diverse tra loro, non esiste un plus e un minus. Bello sforzo direte voi, ma chi vince? Tutte, ma non perché si sia obbligati ad essere politically correct, quanto piuttosto per il fatto che le moto oggetto di questa prova, così come la quasi totalità delle due ruote oggi in commercio, ha i suoi aspetti peculiari, di cui molti positivi e nessuno o quasi negativo. Resta pertanto demandato all'appeal ed alla componente emozionale la decisione di acquistare l'una piuttosto che l'altra.
Se le medie provate in Corsica nel 2018 le avevamo definite intelligenti, quelle oggetto di questo test potremmo classificarla come intelligenti con grinta. Crescono ovviamente i prezzi, ma insieme ad essi aumentano, per certi versi esponenzialmente, anche le dotazioni e non solo le performance, andando a comporre un quadro formato da moto realmente in grado di soddisfare tutti i palati.
Questo vale per chi arriva proprio dalle medie di cui sopra, passando per l'utente che approda alla categoria proveniente dalle sportive e, perché no, anche quello del motociclista di ritorno che può ritrovare una sua dimensione in sella che, pur se rivolta ad un utilizzo fondamentalmente turistico, grazie alla versatilità delle moto, può anche tranquillamente passare per il commuting urbano, a patto di non relegare esclusivamente alla città moto che hanno il viaggiare nel loro DNA. Sarebbe un peccato…
Si ringraziano Ducati Motor Holding S.p.a, MV-Agusta Motor S.p.A., Suzuki Moto Italia e Triumph Motorcycles Italia per aver messo a disposizione le moto oggetto della prova ed i seguenti partner per aver fornito materiale ed abbigliamento tecnico:
- AGV
- Alpinestars
- Dainese
- Forma Boots
- HJC
- Kappa
- Nolan
- OJ
- Rev'It
- Scorpion Helmets
- Scott
- Shoei
- SIX2
- Spidi
- TCX
- Tucano Urbano
INFO
Luogo: Italia, Francia e Spagna
Tester: Alessandra Meschia, Elisabetta Gianotti, Fabio Di Tella, Gianluca Salina, Marco Cantamessa, Maurizio Giargia, Michele Giaretto.