Da Michelin un sistema di analisi sul PM10 e PM2.5 emesso dagli pneumatici in ottica Euro 7

Redazione

Michelin ha presentato SAMPLE, un sistema per l’analisi delle particelle leggere (PM10 e PM2.5) emesse dagli pneumatici, un passo verso la riduzione delle emissioni da usura, un aspetto che il costruttore francese cura da 20 anni.

Con l'obiettivo di ridurre l'abrasione dei pneumatici e approfondire le conoscenze nel campo delle particelle d’usura dei pneumatici e della strada, Michelin ha sviluppato "SAMPLE", presentato al Tire Technology Expo 2024 di Hannover in corso di svolgimento dal 19 al 21 marzo. Si tratta di un sistema per l'analisi delle particelle leggere emesse, che, permette di catturare, ordinare, contare e qualificare le particelle più vicine ai pneumatici con elevati livelli di precisione e riproducibilità.

Il sistema apre la strada a pneumatici con particelle di usura totalmente bio-assimilabili dalla natura e rappresenta un nuovo passo avanti, anche grazie alla presentazione dei primi risultati della ricerca alla comunità scientifica e all'industria. Migliorare la conoscenza delle particelle di usura dei pneumatici e della strada per agire meglio: un approccio complementare alla normativa Euro7

SAMPLE è la testimonianza di un impegno, quello del costruttore francese negli ultimi 20 anni, a ridurre l'abrasione degli pneumatici e a fare ricerca sulle particelle di usura. Ci sono domande che vengono sollevate sulle particelle di usura dei pneumatici e della strada. Per questo motivo, il ricorso a misure affidabili, riproducibili e standardizzate è essenziale e sarà un passo fondamentale per comprendere meglio l'impatto ambientale di queste particelle di usura per innovare e progettare nuove soluzioni.

Le particelle di usura dei pneumatici hanno in media le dimensioni di un capello umano (100 μm) e formano una miscela complessa composta da parti uguali di una combinazione di gomma dei pneumatici (50%), minerali e altri componenti della strada (50%).  Lo studio Michelin ha permesso di quantificare meglio il numero di queste particelle che contribuiscono all'inquinamento atmosferico, ovvero PM10 e PM2.5(1), note anche come polveri sottili.

Fino ad oggi, questi dati non erano mai stati verificati da misurazioni sperimentali così precise. I primi risultati mostrano che, tra le particelle emesse dai pneumatici, in media l'1,3% sono PM10 e lo 0,16% sono PM2,5 e possono rimanere sospesi nell'aria. Questa precisa quantificazione è importante sia per Michelin, per aumentare la comprensione dei legami tra pneumatico, strada e stile di guida, sia per gli enti ufficiali preposti alla stima dell'inquinamento cittadino.

Questi dati sono essenziali per la progettazione dei loro modelli di simulazione per la misurazione della qualità dell'aria. Nel dicembre 2022 e nel marzo 2023, questo studio è stato oggetto di due articoli scientifici. Infine, Michelin ha messo a disposizione dell'industria dei pneumatici e dell'ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers' Association) questo sistema per l'analisi delle particelle leggere emesse.

L'ETRMA condurrà inoltre una campagna di misurazioni su scala più ampia con l'aiuto di una terza parte indipendente. Sarà lanciata nel corso del 2024 per una durata di circa 18 mesi. La normativa Euro7 appena adottata dalla Commissione Europea fisserà a breve le soglie regolamentari di abrasione dei pneumatici al fine di ridurre le quantità di polveri sottili emesse in Europa.

Questo regolamento ha un proprio metodo di prova per quantificare tutte le particelle di usura degli pneumatici e della strada, in termini di grammi per km per tonnellata trasportata. Consente di misurare le emissioni complessive su larga scala per tutti i pneumatici presenti sul mercato. Quelli che non soddisferanno lo standard non potranno più essere commercializzati.

Michelin, da tempo sostenitrice di questo regolamento, è impegnata in un approccio complementare, approfondendo la sua comprensione di questo problema. Negli ultimi 20 anni, Michelin si è impegnata a ridurre l'abrasione dei pneumatici e a fare ricerca sulle particelle di usura. Dal 2005, sono state impegnate numerose risorse in ricerca e sviluppo per una migliore comprensione e riduzione questo fenomeno.

Per raggiungere questo obiettivo, Michelin si affida sia alla sua conoscenza dei materiali, sia a una strategia di design storicamente orientata alla loro ottimizzazione. Questa politica ha consentito di ottenere una riduzione del 5% delle emissioni da usura dei pneumatici Michelin tra il 2015 e il 2020. Riduzione che, da allora, è proseguita. Alla fine del 2023, il Gruppo ha annunciato la creazione di un laboratorio comune con il CNRS e l'Università di Clermont Auvergne: "BioDLab".

La sua missione è quella di comprendere la biodegradazione delle particelle generate dall’usura, per poi sviluppare strumenti per trovare nuove soluzioni concrete per renderle bio-assimilabili dall'ambiente. Michelin è inoltre riconosciuta a livello internazionale come leader nel campo della longevità dei pneumatici e delle emissioni di particelle. Una posizione confermata da un test effettuato da ADAC2, l'associazione automobilistica tedesca (Studio pubblicato a marzo 2022) su un centinaio di pneumatici.

Attraverso tutte queste azioni, Michelin vuole comprendere meglio il fenomeno delle particelle generate dall’usura dei pneumatici e il loro processo di degradazione. Gli obiettivi sono molteplici: ridurre le emissioni, fornire risposte scientifiche e sviluppare soluzioni tecniche concrete.

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