La partecipazione al rally Dakar da parte delle donne è sempre stata una timida ma crescente costante rispetto al totale dei partecipanti, che ha portato per questa 41° edizione alla partecipazione di ben 17 donne che con i loro mezzi dovranno affrontare il deserto peruviano, dove il rally sfiora la piana desertica dei geoglifi di Nazca.
Nella prima edizione del 1978 di donne al via c’erano ben sette motocicliste, tra queste, Martine De Cortanze ottenne il miglior risultato: arrivò 19esima con una Honda 250 XLS, seguita da 55 piloti; allora la classifica era unica per auto, moto e camion, davanti a lei riuscirono ad arrivare solo 10 motociclisti.
La prima donna che vinse la manifestazione entrando nella leggenda, fu invece la tedesca Jutta Kleinschmidt, che entrò nella storia per essere diventata la prima e unica donna a vincere la Parigi-Dakar il 21 gennaio 2001, esattamente 17 anni fa. La pilota vinse nella categoria auto su una Mitsubishi, sbaragliando la concorrenza. Affrontò 21 giornate di rally raid dove furono disputate 20 tappe, con 20 prove speciali.
Ma non dobbiamo dimenticare anche tutte le altre donne che hanno partecipato con passione e tenacia a questo rally, imponendosi con grande successo, come accadde alla allora 28enne Laila Sanz, che nella 37 esima edizione si impose come prima tra le donne e nona nella classifica assoluta, ed è considerata come la migliore donna motociclista di sempre, in questa massacrante gara.
Un'altra spagnola, Rosa Romero Font, moglie del pilota di auto Nani Roma (vincitore della Dakar 2014) con la sua KTM 450 chiuse in 52esima posizione.
Per completare questo colpo d’occhio sulla partecipazione femminile non possiamo non menzionare l'italo-francese Camelia Liparoti, che si è distinta nelle gare con il suo quad: dopo il ritiro nell’edizione 2009, la pilota livornese ha concluso tutte le ultime 5 edizioni, chiudendo 13° nel 2010,10° nel 2011, 9° nel 2012 e 15° nel 2013.
La partecipazione femminile nel 2019 sarà di tre piloti donna in più rispetto al precedente massimo storico dello scorso anno, sebbene rimanga una percentuale molto esigua rispetto al numero di concorrenti maschili, che supererà i 500 nel 2019. La Spagna è ben rappresentata con quattro esponenti femminili seguite da piloti donna provenienti Germania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Perù, con due ciascuna. Bolivia, Francia, Italia, Paraguay e Russia avranno tutti una concorrente donna.
La concorrente femminile di più alto profilo quest’anno alla Dakar è la motociclista spagnola Laia Sanz, che come sopra accennato ha concluso al nono posto nella categoria nel 2015 ed ha portato a termine ognuna delle otto edizioni a cui ha partecipato.
Tra gli altri nomi spiccano la russa Anastasiya Nifontova nella classe motociclistica e la spagnola Cristina Gutierrez, che l'anno scorso è diventata la prima donna spagnola a completare la categoria automobilistica.
Il percorso insidioso che le partecipanti dovranno affrontare comprende anche cinque giorni nel deserto di Ica e una sezione in cui i concorrenti affronteranno la seconda duna di sabbia più alta del mondo – conosciuta localmente come Duna Grande – che si trova a 1.700 metri di altezza.
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