L’eroe finale di questa Dakar 2019 è l’australiano Toby Price che fa il bis dopo la vittoria della Dakar 2016.
Il pilota ha lottato per tutti i 10 giorni nonostante l’intervento chirurgico al polso avvenuto poco tempo prima della Dakar, che faceva pensare ad una sua ipotetica non partecipazione al rally raid.
Il suo margine nei confronti di Quintanilla era veramente molto risicato con solo 1’02” all’ultima speciale da 112 km da Pisco a Lima. Ma purtroppo Quintanilla è caduto, infortunandosi ad un piede, lasciando campo libero a Price. Dopo l’infortunio, Quintanilla ha tentato di difendere la posizione a tutti i costi continuando lo stesso a gareggiare, ma la sfortuna ormai era accanita con lui perché la penalità che aveva rimediato Sunderland nell’ottava tappa, per aver alterato il suo Iritrak, è stata annullata dalla Direzione di gara grazie ad un ricorso della KTM.
Al secondo posto Matthias Walkner, sempre della squadra arancione, che fu vincitore lo scorso anno della Dakar 2018.
Al terzo posto del podio, lasciando senza nessun alloro Quintanilla scivolato al quarto, si posiziona Sam Sunderland, che ha chiuso a soli 13 minuti dal compagno di squadra vincitore.
Quinto posto per Andrew Short, anche lui della Husqvarna, impegnato oggi a tenere a bada Xavier de Soultrait che lo marcava a uomo nella generale. Quest’ultimo, con la sua Yamaha, si è posizionato al sesto posto.
Settimo posto per Cornejo con la Honda, la squadra giapponese quest’anno esce un po’ delusa da questa competizione. Altra KTM alle spalle della Honda e a seguire la Hero di Oriol Mena e la Honda di Daniel Nosiglia. La Signora della Dakar, Laila Sanz, si posiziona all’11esimo posto ad un pelo dal rientrare nei top 10; la pilota comunque non ha nascosto di essere soddisfatta del risultato e del piazzamento. Altra Signora degna di nota è Anastasiya Nifontova, che si è posizionata al 61esimo posto assoluto portando a termine la Dakar senza assistenza come prima donna.
Tra gli italiani, al traguardo il migliore è stato Maurizio Gerini con il suo 14esimo posto, dopo che il suo compagno di squadra Jacopo Cerutti ha lasciato l’impresa.
Scivoliamo in 54 esima posizione per trovare un altro italiano, l’esordiente Mirko Pavan con la sua Beta, che si è posizionato comunque bene nella speciale classifica Original by Motul, riservata ai piloti che corrono senza assistenza. Gabriele Minelli invece si è posizionato al 73esimo posto con 45 ore di distacco da Price, di cui 12 di penalità.
Giornata quindi di gran festa questa della chiusura della Dakar per la casa austriaca arancione, che ha monopolizzato le prime tre posizioni del podio.
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