La seconda giornata di questa Dakar 2019 nella tappa Pisco-San Juan de Marcona vede la risposta di KTM sulla Honda di Joan Barreda che incassa ma rimane comunque in testa alla classifica generale.
I piloti sono stati impegnati in una prova speciale di 342 km caratterizzata dal terreno sabbioso del deserto e dalle maestose dune che costeggiano l’Oceano Pacifico, seguendo verso sud il percorso della Southern Pan American Highway. E’ stata la KTM del pilota vincitore della scorsa edizione 2018, Walkner, a destreggiarsi nel deserto peruviano dando del filo da torcere alla Honda di Barreda e Brabec per soli 22”. Barreda ha lasciato che entrasse in gioco Brabec chiudendo a 1’41” dalla gemella Crf 450 Rally.
Walkner è stato vicinissimo all’americano per poi perdere terreno e tempo dal quinto al settimo settore. Sul finale ha bruciato tutto il ritardo accumulato.
Il podio è comunque andato a Barreda che è giunto al traguardo con 1’41” di ritardo su Walkner riuscendo comunque a mantenere la prima posizione con 1’31” di stacco su Walkner e 1’33” su Brabec. Un’altra KTM ,quella dell’australiano Toby Price vincitore dell’edizione 2016, si è piazzata in quinta posizione della classifica generale dietro all’Husqvarna di Quintanilla.
E’ di nuovo una Ktm che conquista il sesto posto nella classifica generale con Sam Sunderland, anche lui riesce ad essere al di sotto dei dieci minuti di ritardo da Barreda .
Settimo posto per la Yahama di Van Beveren che arretra a 10’19” rimanendo comunque il migliore della squadra. All’ottava e nona posizione ritroviamo sempre due Honda con Benavides e Cornejo e alla decima posizione l’Husqvarna di Andrew Short.
La grintosa Laia Sanz con la sua KTM si posiziona 27esima a mezz’ora dalla prima posizione di tappa, mentre nella classifica generale la troviamo in 26esima con 42’43”.
Gli italiani che si sono distinti nella seconda tappa sono stati nuovamente M. Gerini al 32esimo posto e J.Cerutti al 33 esimo. Nella classifica generale rimane Cerutti al 34esimo che si distanzia dallo spagnolo Barreda a 50’11”.
Sembra dunque fisiologico che la Honda abbia deciso di puntare su Barreda e non su Goncalves, che non è al top della forma fisica, a causa dell’operazione subita un mese fa alla milza. Il pilota, pur cercando di limitare i danni, ha portato a casa oltre 14 minuti di ritardo che non gli hanno permesso di rientrare nella classifica dei dieci. La sfortuna sembra dunque inseguire il portoghese della Honda che ha rischiato, per il secondo anno, di non partecipare al rally raid.
Ricordiamo che l’anno scorso il pilota dovette rinunciare all’ultimo momento a causa di un incidente durante il Campionato Portoghese e fu sostituito all’ultimo momento con Josè Ignacio Cornajo. Anche KTM ha corso lo stesso rischio con l’australiano campione del mondo FIM Cross-Country Rallies Toby Price che era stato vittima di un infortunio al polso in allenamento, ma che si è ripreso tanto da dirsi pronto a lottare per la vittoria.
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