La buona sorte mette una spunta sulla casella del bel tempo e ci svegliamo con un timido sole, che alle 7,30 rischiara il sonnacchioso villaggio di Schaprode. Le previsioni sono favorevoli e non ci lasciamo impressionare dai nuvoloni neri, residuo di un temporale notturno che ha portato la temperatura a 16 gradi.
Diamo una sistemata all'appartamentino che Herr Norbert Vallentin ci ha messo a disposizione per 21 € a testa e carichiamo le moto, dirigendoci verso Sassnitz. Lì, nell'attesa del traghetto, andiamo in centro città e facciamo colazione in una gelateria in cui i gestori sono impegnati in esperimenti con la loro macchina del caffè.
Riusciremo a stento a lasciare il locale dopo che avranno provato a darci un cappuccino con cacao ed un bicchiere di caffelatte non richiesti, in quanto smaniosi di provare la nuova macchina per espresso-cappuccino-moccaccino-aringhe affumicate-salmone e arrosto di gufo. Non ci facciamo abbindolare dalla loro offerta di consumare gratis e decidiamo che, dopo aver bevuto i nostri caffè lunghi-che-più-lunghi-non-si-può, sarà qualcun altro a fare da cavia.
Torniamo al terminal e ci imbarchiamo con destinazione Svezia. Il traghetto che ci porterà in Scandinavia è della compagnia Stena Line ed il costo è di 54 € a moto, guidatore e passeggero incluso. Per la traversata ci vorranno 4 ore. La scelta della nave è data dall'aver già percorso quattro volte via strada la Danimarca in precedenti viaggi, oltre al fatto che, con il traghetto, guadagneremo circa un'ora e mezza di tempo.
Questo è un aspetto importante, dal momento che i tratti autostradali in Svezia non consentono “digressioni”, visto che il limite massimo è di 120 all'ora e da quelle parti la severità dei controlli e gli importi delle multe scoraggiano ogni velleità. Nella stiva del traghetto parcheggiamo le moto vicino ad un curioso autobus che è per metà cuccetta. I microfinestrini mi ricordano i loculi del mini-hotel che c'è nell'aeroporto di Tokyo.
I duecentoquaranta minuti di traversata sono più noiosi di un gran premio di Formula 1 con due sole vetture in gara ma, tra due chiacchiere, una azzannata ad un panino ed un paio di puntate all'esterno, passano anche loro. Ci rimettiamo in strada e, anche se il panorama non è paragonabile agli scenari che ci attendono nel profondo Nord, le grandi pinete che si vedono ai lati delle strade offrono sempre un colpo d'occhio niente male. Danno l'impressione di essere giganti debolmente feriti da una sottile striscia di asfalto, in una esperienza sensoriale completata dall'intenso profumo del legno di conifere. Ok, fine del momento poetico…
Nei pressi di Helsinborg, cittadina svedese che rappresenta il punto più vicino alla Danimarca ed alla quasi omonima Helsingor, viriamo decisamente verso Est e, dopo aver imboccato la E4, superiamo Lyungby e raggiungiamo Jonkoping. Pernotteremo allo Scandic Hotel, situato nel centro della città. Grazie alla prenotazione anticipata riusciamo a spuntare un ottimo 38 € a testa per la camera.
L'esplorazione della città la faremo domattina, dal momento che la tappa su strada sarà relativamente breve. Per oggi i chilometri sono stati 450, cosa che porta il totale a 2050 dalla partenza. Vi risparmio la buonanotte in svedese. Fate conto che ve l'abbia augurata ed amici come prima! 😉
Vi siete persi le altre tappe? Niente paura! Utilizzate i link che trovate qui sotto. 🙂