Tra gli accessori che non riescono a prendere piede nel nostro mercato, è bene spendere due parole sull'airbag moto. Invenzione che ha permesso di salvare molte persone nel contesto auto, sta lentamente (troppo lentamente) iniziando a prendere una fetta di mercato per quanto riguarda le tute integrali top di gamma. In caso di caduta, un cuscino che si gonfia in pochi decimi di secondo va a proteggere la zona toracica, schiena e spalle. Alla fine, ci si potrà alzare e ritornare ai box senza eccessivi problemi.
Tuttavia, nel contesto pista non ci sono pali, auto contromano e altri ostacoli; inoltre, in strada, è possibile essere colpiti da un altro mezzo da qualsiasi angolazione e a qualunque velocità. Basandosi su queste problematiche e sull'esperienza acquisita da anni di progettazione, la Motoairbag ha creato il nuovo modello MAB V3 (599 Euro, taglie dalla S alla 3XL). Si tratta di un gilet completo di 2 sistemi airbag (uno anteriore e uno posteriore, per un peso totale di 1,4 Kg) ad azionamento meccanico Fast Lock. Lateralmente, è dotato di una cerniera per adattarlo alle forme del busto e regolazioni per adattarsi alle diverse giacche. I due airbag si gonfiano in 80 millisecondi e coprono, nella parte anteriore con un volume di 10 litri, tutta la zona toracica; la sezione posteriore viene protetta da un cuscino da 15 litri di volume che salverà schiena, coccige e zona sacrale.
L'azionamento è paragonabile a quello dei giubbotti di salvataggio: una corda con tensiometro meccanico, legata alla moto, quando registra una forza di rilascio eccessiva, innesca l'esplosione dei due airbag. La corda è legata alla moto tramite una apposita cinghia con ugello da inserire attorno alla sella; nel caso della BMW GS, è stato creato un apposito ugello che va ad alloggiarsi in una vite delle maniglie passeggero.
Trattandosi di un capo d'abbigliamento che va sopra la normale giacca da moto, ci si può aspettare che Motoairbag crei qualche fastidio durante la marcia; invece dopo pochi chilometri non ci si accorge di indossarlo. Il volume del MAB V3 è appena percettibile, anche con giacche estive in tessuto o con modelli invernali; inoltre le cinghie laterali permettono di adattarlo al meglio. Il passaggio del braccio, nel caso si indossi un giubbotto piuttosto spesso o voluminoso, potrebbe essere un pò noioso le prime volte. Durante la marcia non si ha affatto la percezione di indossare un capo extra, nemmeno con paraschiena indossato, grazie alla buona distribuzione del peso in tutta la struttura; inoltre la presenza di una tasca sulla parte frontale (dove riporre ad esempio le chiavi di casa) lo rende anche pratico. Nell'uso fuoristradistico, in piedi sulle pedane, si avverte una prima sensazione di fastidio dovuta alla tensione del Fast Lock, ma dopo pochi chilometri non ci si fa più caso.
Il moschetto del sistema Fast Lock, derivato dal mondo dell'arrampicata, è molto semplice da agganciare a mani nude, mentre risulta un pò più difficoltoso con i guanti (anche estivi). Anche l'ugello della sella risulta un pò piccolo, quindi prima di indossare i guanti è bene prima collegare il sistema Motoairbag. La perfetta taratura del sistema Fast Lock fa si che si possa legare l'airbag all'ugello della sella senza avere il timore che questo si inneschi inaspettatamente. Per ricordarsi della presenza del sistema Motoairbag, nella confezione è presente anche un pratico adesivo da incollare dove salta subito all'occhio.
Vale la pena acquistare un Motoairbag? La risposta è sì, se si sta cercando un capo adatto all'uso quotidiano, usiamo le due ruote come mezzo per tutti i giorni (o usiamo la moto per lunghissimi viaggi) e vogliamo il massimo livello di sicurezza attualmente disponibile sul mercato. Tuttavia, la bassa diffusione di questa tipologia di prodotto e l'attuale percezione del mercato riguardo l'airbag moto (legata anche al prezzo non proprio popolare) tarpano le ali di Motoairbag MAB V3. Se il prezzo risulta troppo alto, la gamma Motoairbag offre altre soluzione ugualmente efficaci a prezzi più vantaggiosi.