Siamo andati a trovare Elia Ramello, Team coordinator and Communication del Team Go Eleven – vincitore nel 2020 del titolo di Best Independent Team. Per la squadra piemontese il 2024 si apre con una sfida emozionante: portare Andrea Iannone nuovamente in pista. Per il pilota di Vasto sarà il primo anno di debutto nel mondiale SBK dopo la squalifica di quattro anni dalla MotoGP. Grazie ad Elia, abbiamo il racconto di questa prima parte di campionato e non solo.
D: Parlaci di questo mondiale Superbike, siete soddisfatti?
R: "Quest'anno siamo passati da Philipp Öttl ad Andrea Iannone, il quale ha un metodo totalmente diverso di lavoro, ma con cui ci stiamo trovando bene. Grazie al suo passato in MotoGP ha un atteggiamento ed un approccio alle corse attraverso cui trasmette tutta l'esperienza e la capacità di comunicare con i meccanici sui vari aspetti tecnici della moto. Inoltre, siamo soddisfatti anche dal punto di vista dell'impatto mediatico che abbiamo avuto. Iannone è un personaggio interessante, aspetto positivo per la visibilità nostra, del pilota stesso e degli sponsor. La stagione sta avendo alti e bassi, ma il rientro è stato sorprendente visto i 4 anni di inattività totale di Andrea (girava solamente con appassionati in modo amatoriale). Nelle prime due gare si è giocato il podio,grazie anche all'aiuto da parte di Ducati, che ha sviluppato una buona moto in grado di far dimenticare i quattro anni precedenti del pilota, portandolo a competere per il podio."
D: Parlaci del rapporto tra la squadra ed il vostro pilota Iannone. Siete una "grande famiglia"?
R: "Siamo certamente un team famigliare, o meglio, tra di noi c'è alla base il rispetto reciproco e nei momenti di stop durante le gare si condividono molti momenti insieme. L'idea alla base è quella di "gruppo unito" e questo rapporto all'interno della squadra è, per noi, un punto di forza, in quanto siamo tutti più concentrati a fare il meglio per la squadra con un obiettivo comune. Ovviamente, durante la fase di lavoro il livello di concentrazione rimane alto e si lavora in modo professionale, mantenedo armonia e rillassatezza durante le giornate. Iannone lavora con noi e si impegna a mantenere la squadra unita."
D: Iannone, durante la gara a Donington Park, ha sofferto di "arm pump" come procede la ripresa, si può verificare nuovamente?
R: "Questo dolore è stato inaspettato ed improvviso, non aveva più avuto problemi al braccio da quando era stato operato nel 2013 durante il campionato MotoGP. Questo problema colpisce moltissimi rider, inoltre la pista di Donington è decisamente invasiva per il pilota perchè il peso viene caricato molto sulla parte anteriore. Inoltre, questa era la prima volta che correva i questo circuito, quindi ha spinto molto, specialmente all'inizio, ed ha sovraccaricato cercando di migliorare la posizione in gara, arrivando al limite. Faremo in modo di gestire al meglio la ripresa nelle prossime gare con dei trattamenti e con l'aiuto della clinica mobile."
D: Voci di corridoio parlano di un Iannone interessato ad un team ufficiale ed a tornare in MotoGP. Si parla di un test drive con il team Yamaha, è possibile?
R: "Al momento Andrea ha un accordo con noi entro l'estate, dovremo valutare insieme, da parte nostra c'è la volonta di continuare. Certamente, è normale, visto la ripresa , che lui voglia continuare e progredire. Il suo passaggio su una Ducati ufficiale in SBK ora è bloccato dalla scelta di ritirarsi o meno di Alvaro Bautista. Per quanto riguarda il test MotoGP, crediamo sia difficile da realizzare, in quanto i tempi sono stretti e non è così facile il passaggio ad un'altra casa motociclistica, soprattutto se il futuro di Iannone non è ancora stato delineato."
D: Per quanto riguarda il 2025 si parla di limitare il carburante per ridurre le velocità in pista. Per la Ducati potrebbe essere un problema?
R: "Attualmente non è ancora stata comunicata una variazione di regolamento. Quest'anno è già stata ridotta la dimensione del serbatoio di un paio di litri e la benzina utilizzata ha derivazione biologica al 40%. Ogni team si è dovuto riadattare, ma per ora problemi non ci sono stati. Vedremo se usciranno altre restrizioni per il futuro."
D: Zambenedetti (Technical Coordinator SBK official team Ducati Corse) ha parlato di utilizzo di carene standard per tutti, anzichè la riduzione di benzina, in modo da rendere il risultato più equo per tutti. Cosa ne pensate?
R: "Questo aspetto riguarda principalmente le superconcessioni. Queste permettono di creare dei prototipi e vengono assegnate secondo algoritmi alla casa con maggior distanza nella specifica classifica, penalizzando e limitando le case che investono nello sviluppo della moto. Sono concessioni molto invasive perchè agiscono sul telaio ed altri aspetti fondamentalli sulla moto, alterando quello che è il concetto di moto SBK. Attualmente la BMW le sta sfruttando bene, non tutte le case ci riescono. Con queste extra modifiche alla moto diventa difficile valutare la bravura del pilota perchè le moto non corrispondono più a stessi parametri di partenza."
D: Per quanto riguarda il campionato SBK 2025, il Team GoEleven punta ancora ad avere la doppia moto?
R: "Punteremo sempre ad ottenere due moto, perchè un team completo è un team con due moto. Bisogna però tener conto dei costi, in quanto bisogna raddoppiare la squadra e di conseguenza moltiplicare non solo i costi tecnici, ma anche quelli di trasferte e voli. Per questo motivo ragioniamo con una visione concreta, con l'obiettivo principale di avere maggior qualità rispetto alla quantità. “È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena" come dice il proverbio."
D:In questo 2024, ricco di sorprese, avete iniziato una collaborazione con Dodge, di cosa si tratta?
R: "La Dodge è diventata quest'anno partner del campionato Superbike, mettendo a disposizione le safety car. Abbiamo così avuto modo di conoscere i ragazzi di Dodge alla prima gara a Barcellona. La collaborazione è nata anche grazie alla vicinanza della loro base di lavoro a Mirafiori (Torino), ed è stato facile entrare in sintonia con questi ragazzi piemontesi. Come al solito "da cosa nasce cosa" e non solo il team è entrato in collaborazione con questo grande marchio, ma Iannone è diventato un loro Brand Ambassador, facendo iniziare la seconda stagione alla loro serie tv Netflix IN//OUT con una puntata registrata con la nostra partecipazione, alla guida della macchina del team wrappata ed Ida Zetterström, una loro ambassador. Questa amicizia ci permette di pubblicare anche materiale off-racing. Il team non è solo la gara in pista, ma c'è molto altro che lo circonda e di cui ci piace far parte."
D: In futuro vedremo il Team GoEleven oltre che nel mondo delle due ruote, anche in quello delle quattro ruote?
R: "Attualmente il nostro team è già partner di una scquadra automobilistica, ma il nostro obiettivo oggi è quello di migliorare ed arrivare a fare due moto in superbike. Vogliamo concentrare le nostre energie nel fare bene in questo campo. Lasciamo le porte aperte alle 4 ruote per il futuro."
D: Al World Ducati Week abbiamo visto Andrea correre con i migliori piloti al mondo in sella alle nove DUCATI V4 S , com'è andata?
R: "Per la prima volta dal suo ritorno, Andrea ha potuto competere con piloti MotoGP e Superbike, a parità di moto e condizioni, in occasione della race of champions organizzata da Ducati Corse. Andrea ha sorpreso tutti facendo la pole e concludendo secondo in gara, tra due campioni assoluti come Bagnaia e Marquez. È un evento dimostrativo, ma quando si mettono piloti di questo calibro in pista il livello di adrenalina è alto, come se fosse una gara del Motomondiale. E' stato incredibile notare come la moto, completamente di serie, con fari, clacson e gomme "dure" riesca a girare a due secondi dal tempo di qualifica della gara del mondiale. Siamo certi che il pilota di Vasto si sia divertito e che torni carico per la seconda parte del mondiale SBK."