A parlare di un possibile ingresso di Ducati in Moto3 era stato Paolo Ciabatti, direttore del reparto Corse e responsabile del progetto MotoGP della casa di Borgo Panigale, ad inizio dicembre, dove, in una intervista, aveva ventilato questa intrigante opzione.
A tornare sull'argomento è oggi lo stesso dirigente della Rossa,che ha tra l'altro un passato da top manager all'interno della macchinna organizzativa del modiale Superbike. Ciabatti ha ribadito che la entry-class del Motomondiale potrebbe essere nei piani della casa bolognese, ma certamente non prima del 2018.
La possibilità di valorizzare nuovi talenti che le 250 a 4T offrono è probabilmente l'aspetto che la rende maggiormente interessante, per Ducati, il cui ingresso nella categoria sarebbe comunque subordinato al positivo andamento della stagione 2017 in MotoGP (leggi titolo mondiale) quando, con Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso, proverà a puntare a quell'alloro che sfugge dal 2007.
L'eventuale sbarco della rossa in Moto3 farebbe salire a quattro i costruttori impegnati in questo campionato, dove già corrono in pianta stabile Honda, KTM e Mahindra/Peugeot e potrebbe costituire un ulteriore stimolo, per altri marchi, a scendere nell'arena.
Conoscendo però i tempi di sviluppo di una moto da corsa, se l'idea di Ducati fosse quella di esordire nel 2018, non sarebbe possibile attendere l'esito della prossima stagione in MotoGP, per dare vita al nuovo progetto. Di lì la considerazione che, forse, a Borgo Panigale si sta già lavorando, probabilmente con molta calma, al progetto Moto3. Di seguito le parole del D.S. di Ducati Corse.
Paolo Ciabatti: "La Moto3 è interessante. Non c'è un piano definito, ma ci stiamo pensando. Non avverrà quest'anno, perché le decisioni in tal senso non sono ancora state prese ma, se realmente le cose dovessero andare bene in MotoGP, potremmo considerare l'ipotesi.
Molti dei piloti approdati in MotoGP provengono dalla Moto2 e parecchi di loro hanno avuto successo in Moto3. Come Ducati abbiamo diversi team satellite, quindi avremmo già la struttura per dare la possibilità, a giovani promesse, di correre in MotoGP senza la pressione psicologica di essere in un team ufficiale."