Da quando si è affacciata sul panorama delle crossover la nuova Moto Guzzi V85 TT ha colpito tutti per il suo stile e per le sue proporzioni. Quel pizzico di nostalgia retrò abbinato alla modernità di alcune soluzioni ha stupito tutti. Un ossimoro presente in ogni aspetto della moto.
Di sicuro non passa inosservata e anche se la versione in prova non è la vistosa bianco/gialla con telaio rosso in vista, la riconosciamo subito da lontano con il vestito elegante: un bel grigio matt. L'abbiamo portata in giro per un'oretta affrontando partendo dal centro di Roma affrontando traffico, extraurbano, strade di collina e un piccolo sterrato.
La posizione in sella è confortevole, la triangolazione sella pedane e manubrio è a dir poco perfetta. Nessuna sensazione di sfiorare o urtare, almeno per chi è di statura elevata, le testate. Ottima la visibilità della strumentazione, un bell'elemento TFT con ogni informazione possibile. I comandi al manubrio sono tutti al loro posto e trasmettono una sensazione di moderno e solido.
Nonostate la giornata con temperature quasi estive, il calore trasmesso alle gambe è davvero ridotto. Anche nei primi 15 minuti trascorsi nel caotico traffico capitolino non ho sofferto il calore del motore. Il cupolino rimane poco protettivo e se uno ha in programma un viaggio, va messa in conto la sua sostituzione con uno più alto. I fari full-led, con la bella aquila stilizzata, tengono fede alla modernità del progetto.
Passando al motore, la tradizione Guzzi è ben rappresentata con il bicilindrico trasversale a V di 90° , ma anche qui la modernità ci mette il suo zampino. Difatti il propulsore è tutto nuovo, nessun pezzo in comune con gli altri V2 in gamma e usa anche materiali nobili come il titanio delle valvole o l'alluminio per la distribuzione ad aste e bilancieri.
Parte sornione al primo colpo con il tipico borbottio, il rumore è bello e cupo, generato dalla meccanica e dall'aspirazione e mai fastidioso. Il drive by wire risulta molto preciso, con pochissimo on-off. Solo in un paio di occasioni non è stato repentino nel cogliere la varizione di apertura. Lo scarico di serie è piuttosto silenzioso. Il cambio è migliorato molto, ma ha ancora qualche ruvidità tipica.
Con una cilindrata di 850 cc e i suoi 80 CV e 80 Nm di coppia distribuiti uniformemente lungo tutto l'arco di giri offre una guida rilassata e al tempo stesso goduriosa. Una spinta morbida sino a 4.000 giri per poi diventare più brillante fino agli oltre 7.000 giri con un bell'allungo. Un motore godibile a tutto tondo tenendo fede ai tre obbiettivi dei progettisti: la praticità, la facilità e leggerezza.
Facilità e leggerezza, sono le sensazioni più evidenti dopo i primi metri, una frizione così morbida che pare non esserci, dei freni modulati alla perfezione che rallentano ma non mettono mai in difficoltà. Sospensioni tarate in maniera ottimale per il suo utilizzo, sostenute nei trasferimenti autostradali e accomodanti sulle asperità.
Un piccolo appunto all'ammortizzatore posteriore che, nella sua taratura standard, risulta forse un po' troppo secco nell'affrontare dossi e buche. Niente comunque che una buona regolazione non possa risolvere. Il merito va al nuovo telaio a motore portante con ancoraggio superiore, abbandonata la doppia culla dei vecchi modelli. Il tutto ha permesso una distribuzione dei pesi ottimale che non fa sentire nè da fermi, nè in movimento gli oltre 200 kg a secco della moto.
Anche nei pochi km di strada bianca la moto è risultata all'altezza del suo obbiettivo, appagare ogni singolo momento del viaggio. Che sia un trasferimento lavorativo, una gita al mare in compagnia o un viaggio in coppia. Questa Moto Guzzi vi permetterà di viaggiare con stile e senza pensare ad altro se non al godersi il viaggio.