Grande attesa. Covid-19 Fase 2, tutti pronti, si va in moto? No, bisogna ancora avere un po' di pazienza. Non è questa la sede adatta a discutere sul se sia sensato o meno nè, ed a maggior ragione, è questo il luogo per considerazioni in ambito politico. La realtà dei fatti è che le nostre amate moto, che siano da strada, pista o off-road, dovranno stare ancora per un po' in garage.
Il DPCM del 26 Aprile 2020 nella sostanza afferma che gli unici a poter riprendere l'attività, ma solo a livello di allenamento, sono i piloti professionisti. A tal proposito, la FMI (Federazione Motociclistica Italiana) ha pubblicato una nota che fa maggiore chiarezza sui punti che, nel decreto originario, si potevano prestare a qualche incomprensione.
La Federmoto conferma pertanto che le manifestazioni e competizioni sportive di qualsiasi ordine e specialità, così come le attività sotto il coordinamento federale compresi i raduni mototuristici, i corsi per licenziati, le sedute di allenamento strutturato (collegiali o stage), a livello nazionale e territoriale sono sospese, su tutto il territorio italiano, almeno fino al 17 Maggio 2020.
Sarà invece consentito l'allenamento, negli impianti omologati dalla FMI ed autorizzati sulla base delle ordinanze regionali (che accolgono le direttive nazionali con facoltà di applicare maggiori restrizioni), agli atleti riconosciuti dalla Federmoto di interesse nazionale, ovvero:
- Piloti di interesse nazionale
- Talenti Azzurri
- Talenti nazionali
- Piloti già iscritti a campionati mondiali ed europei
Questi piloti, in possesso di Licenza nazionale, riceveranno apposita e personale comunicazione della FMI che li autorizza a svolgere allenamenti, sempre nel rispetto delle misure di protezione indicate nel DPCM e di eventuali ulteriori disposizioni locali. La Federmoto invita in ogni caso gli affiliati, i licenziati ed i tesserati ad informarsi sulle novità che dovessero concretizzarsi oltre che sugli ordinari organi di stampa, anche attraverso il sito web federale FMI.