Con oggi, inizia ufficialmente la Fase2 del decreto legislativo, nel quale sono autorizzati i primi spostamenti per lavori non prettamente necessari al sostegno della popolazione e della attività ospedaliera. Ad oggi, sono permessi spostamenti in moto, a patto che siano per motivi lavorativi, visita di parenti e assoluta emergenza.
La Commissione Turistica e Tempo Libero (CTTL) della FMI sta lavorando per creare le condizioni necessarie per poter far ripartire il mototurismo che, almeno inizialmente, sarà improntato al turismo individuale o in piccoli gruppi.
Turismo di prossimità, turismo esperienziale, turismo di territorio, turismo responsabile e turismo ecosostenibile sono concetti che aleggiano nei corridoi della FMI da anni e la CTTL sta puntando (solo ora) su questi nuovi soggetti per concretizzare la loro iniziativa. Nella situazione attuale, sarà possibile accedere al solo turismo di prossimità
Con turismo di prossimità si intende un modo di viaggiare e visitare mete vicine a casa e, possibilmente, poco affollate. Saranno in pole position, quindi, le località turistiche meno conosciute presenti nel territorio italiano e una modalità di esplorazione che segue i principi del turismo lento. Le mete che potremo visitare saranno, inizialmente, nella regione di residenza, ma non si esclude la possibilità di visitare la regione confinante. Per un pò, non sarà possibile oltrepassare i confini nazionali.
FMI proporrà iniziative, fornirà linee guida e servizi che al momento sono allo studio e seguiranno l'evoluzione della situazione sanitaria nazionale. Sul tavolo ci sono la realizzazione di una nuova app e campagne di sensibilizzazione per raggiungere mete più vicino a casa e i piccoli borghi presenti sul territorio. Secondo FMI, la promozione del mototurismo sarebbe quella di far ripartire la socialità perduta durante l'emergenza sanitaria e far ripartire l'economia.
Nel comunicato stampa di FMI non mancano parole dedicate al turismo ecosostenibile, come attività caratterizzata dalla "massima preservazione dell’ambiente naturale e la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura che favorisca la miglior convivenza possibile". In tale ottica, secondo FMI, è ipotizzabile l’ecoturismo su due ruote, che può essere inteso come strumento utile per integrare politiche di sviluppo sostenibile, preservando l’integrità culturale delle comunità e favorendo il rapporto che si viene a stabilire con il territorio.