Il disco freno è la componente, assieme alle pastiglie freno, che subisce parecchio stress durante la fase della frenata. Apparentemente è solo un disco di metallo forellato, ma la performance che raggiunge è frutto di assidui studi di ricerca e sviluppo. Questo è ben chiaro per l'azienda spagnola Galfer che, mesi dopo la sua presentazione nel corso della passata edizione di EICMA, presenta Cubiq, la nuova gamma di dischi freno per le principali moto sportive del mercato, Honda, Kawasaki, Suzuki, Yamaha, KTM e Triumph, nonché per la maggior parte dei modelli V-Twin personalizzabili di Harley Davidson, Indian Motorcycles e Victory.
Il nuovo concetto di disco Cubiq è caratterizzato dalla forma della corsa di frenata a forma di esagono, che consente un migliore raffreddamento e una notevole riduzione del peso, mantenendone però al contempo le prestazioni. La riduzione delle masse non sospese va a vantaggio dell'agilità e, quindi, della manovrabilità della motocicletta (effetto giroscopico). Il design esagonale inoltre permette di usurare la pastiglia freno in modo più omogeneo rispetto ad altri dischi a profilo irregolare. Tutti questi vantaggi sono percepibili tanto in strada, dove avere un disco prestante è indice di maggiore sicurezza, tanto in pista, dove la riduzione delle masse non sospese fa risparmiare decimi sul giro veloce.
I dischi Cubiq saranno disponibili a partire da settembre 2020 e saranno inizialmente disponibili per le moto più presenti sul mercato. Il prezzo di vendita al pubblico è di 115 Euro al pezzo per la versione fissa (Q) e di 225 Euro al pezzo per la versione flottante (FLQ).