Della supersportiva V4 di Honda, la RVF 1000, si vocifera da anni, ma i tempi adesso dovrebbero essere maturi per imprimere un boost al progetto che è stato, specie nell'ultimo periodo, un po' accantonato per concentrarsi sul rilascio della nuova CBR 1000 RR. La ricorrenza dei 70 anni di attività del marchio dell'ala dorata, che cadrà nel 2019, è una occasione troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire la possibilità di realizzare un mezzo fuori dal comune.
Con la Fireblade che sta viaggiando verso i concessionari e, contemporaneamente si appresta a debuttare nel mondiale Superbike che scatterà a Phillip Island il prossimo week-end, i tecnici della casa dell'ala dorata e, in particolare quelli di HRC, possono quindi dedicarsi a quella che dovrebbe essere un'altra pietra miliare nella produzione del colosso giapponese, al pari delle varie NR750, RC30, RC45 ed RC213V-S.
A suggerire che questi non siano rumour che ciclicamente vengono riproposti ci sono, oltre alle parole di Tetsuo Suzuki, numero 1 del R&D di Honda, anche dei brevetti depositati dalla casa nipponica Honda, che farebbero espressamente riferimento alla RVF 1000. Si parte da un codone monoposto di impronta indubbiamente sportiva e realizzato per ottimizzare l'aerodinamica attraverso una serie di complesse canalizzazioni dei flussi di aria in arrivo dai lati della sella che, unitamente ad una sorta di presa NACA sulla parte superiore della coda, dovrebbero consentire una ottimale fuoriuscita dal retro della moto, migliorandone il CX.
Lo sfogo di questo condotto sarebbe unico e posizionato tra i due fanali posteriori. Una doppia foratura nell'illustrazione correlata al brevetto suggerisce che quello sia l'ancoraggio del portatarga, a dimostrazione che la moto in questione sarà un modello stradale. Nel documento depositato da Honda si fa anche rifgerimento all'architettura del motore, un V4 che avrà una catena come trasmissione finale.
Un secondo brevetto riguarda lo scarico, che non sarebbe, come avviene sulla RC213V-S, sottosella, ma dovrebbe essere costituito da un tubo sottopancia in configurazione 4-in-1 o 4-in-2-in-1 da ancorare alla staffa della pedana. I documenti prefigurano anche il frontale, che richiama quello della vecchia RC211V impiegata nella prima era delle MotoGP 1000 di cilindrata.
L'immagine riferita a questo aspetto suggerisce che l'airbox possa confluire in quello che dovrebbe essere un telaio monoscocca, mentre la presenza degli specchietti retrovisori e di sottili luci a LED toglie ogni dubbio sul fatto che la moto in questione non sarà race-only.
Se due indizi fanno una prova, qui ce ne sono già diverse, che concorrono a delineare il quadro di una supersportiva senza compromessi, una sorta di anello di congiunzione tra la tradizionalmente "amichevole" CBR 1000 RR e l'esotica RC213V-S. Per Honda potrebbe pertanto prefigurarsi la possibilità di schierare due differenti moto in Superbike, con la nuova V4 destinata al team ufficiale e la Fireblade appannaggio invece delle squadre private.
Per poter correre nella massima categoria delle derivate dalla serie, la RVF 1000 dovrà rispettare il price cap di 40000 € quale prezzo massimo della versione stradale da cui ricavare la moto in specifica WSBK, come da regolamento attualmente in vigore. Difficile, al momento, poter dire se sarà già possibile vederla esposta nella prossima edizione di EICMA, come è ad esempio accaduto per la MotoGP-replica.
Fonte immagini: Motorcyclenews.com