Tra tutti i costruttori che hanno preso parte alla 8 ore di Suzuka, Honda è quella che ha raccolto più successi, a partire dal 1979 fino al 2014.
La prima edizione dove Honda dominò fu quella del 1979, dove occupò le prime otto posizioni della classifica finale, con la Honda RS1000 dotata del motore bicilindrico da 901cc della CBF900. I vincitori furono Tony Hatton/Mike Cole, seguiti da Ron Haslam e Alex George, mentre Shinji Sumitani e Toshio Asami occuparono il terzo gradino del podio.
Un altro modello Honda che vinse nella 8 ore di Suzuka fu la RS750R, costruita attorno al motore V4 della VF750 stradale.
La quattro cilindri a V consentì ad HRC di conseguire la prima vittoria alla 8 Ore e di occupare tutti i gradini del podio.I piloti del Team America Honda Mike Baldwin e Fred Merkel vinsero, mentre i piloti di Honda France, Guy Bertin e Dominique Sarron, arrivarono secondo ad un giro di distacco. Il secondo equipaggio del team Honda France, composto da Gerard Coudray e Patrick Igoa, concluse la gara con due giri di distacco.
Dal 1985 al 1992, Honda vinse tutte le edizioni utilizzando la RVF750: Utilizzava un motore V4 quattro tempi da 750 cc, derivato dai modelli stradali VF e VFR, mentre il telaio perimetrale in alluminio era ispirato a quello della NSR 500 da gran premio. In questi anni, vinsero piloti del calibro di Doohan e Gardner.
Nel 1994 avvenne un cambio regolamentare che prevedeva l'impiego di telai e motori di derivazione stradale, al posto di quello della classe TT F1. Nacque così la RC45, la prima moto da competizione Honda dotata della iniezione elettronica FGM-FI. La RC45 abbandonò i carburatori in favore di una batteria di 4 corpi farfallati da 46mm. Il sistema Honda acquisiva informazioni da diversi sensori: sensore di posizione dell'albero motore, dell'albero a camme, di temperatura dell'aria, di temperatura liquido di raffreddamento, pressione assoluta nel collettore d'aspirazione, sensore di posizione farfalla, pressione atmosferica e voltmetro. Il sistema di accensione, invece, era un organo separato dall'iniezione elettronica, soluzione che permise di utilizzare corpi farfallati molto grandi. la RC45 vinse nel 1994, 1995, 1997,1998 e 1999.
A partire dal 2000 venne utilizzata la superbike bicilindrica VTR1000SPW, moto che vinse 4 edizioni consecutive della gara. Valentino Rossi debuttò su questa moto nella edizione del 2000 e vinse la gara nel 2001, in squadra con Colin Edwards, che conosceva a fondo la moto grazie alle gare nel campionato del mondo Superbike. In tutte le edizioni dell'epoca VTR1000SPW, gli equipaggi Honda occuparono almeno 2 gradini del podio.
Nel 2004, la bicilindrica VTR lasciò il posto alla quattro cilindri in linea CBR1000RR. Nel 2004, il team Seven Stars portò alla vittoria la nuova superbike grazie al lavoro di squadra tra Ukawa (pilota MotoGp che aveva già vinto con 3 diversi modelli) e Izutsu. Nella Top10, 8 moto su 10 erano Honda. Nel 2005, il team Seven Stars piazzò due moto al primo e secondo posto, con Kiyonari e Ukawa in prima posizione; Vermeulen e Fujiwara completarono la doppietta.
Il 2006 segnò il decimo successo consecutivo di Honda, con dominio quasi assoluto nella Top10. L'edizione 2008 fu vinta da Checa e Kyonari, mentre quella del 2010 vide il podio monopolizzato Honda, con le coppie Kiyonari/Takahashi, Ito/Tamada e Akiyoshi/Rea, partiti dalla 42esima posizione.
A partire dal 2011, le squadre di piloti passarono da 2 componenti a 3; questo non cambiò i valori in campo. Il team FCC TSR Honda vinse le edizioni 2011 e 2012, mentre al team Musashi Rt Harc-Pro Honda andarono le edizioni 2013 e 2014 (entrambi gli anni con i piloti Takumi Takahashi/Leon Haslam/Michael van der Mark)
Sono passati 6 anni da quando la casa dell'Ala ha vinto la celebre gara di durata giapponese; vedremo se la nuova CBR1000RR riporterà il trofeo nella bacheca del primo costruttore mondiale di motocicli