Jorge Lorenzo e Ducati: divorzio a fine anno? Si rafforza l’ipotesi Suzuki

Gianluca Salina

Il mondiale MotoGP 2018 è iniziato da appena due gare ed il mercato piloti vede già molte delle pedine principali sistemate sulla scacchiera dei prossimi due anni. I rinnovi di Marquez, Rossi e Viñales in primis hanno ristretto di molto il numero delle selle "di peso" ancora disponibili per le stagioni 2018 e 2019, ma qualcuna di queste potrebbe ancora clamorosamente liberarsi.

E' il caso di quella di Jorge Lorenzo. Il maiorchino è in crisi di risultati su una Ducati che ha già messo a segno una vittoria, in questo scampolo di campionato, con Andrea Dovizioso, ma che con lo spagnolo non sembra saperne di voler andare. La classe del cinque volte campione del mondo (due titoli in 250 e tre in MotoGP) è fuori discussione, ma probabilmente soffre della stessa incompatibilità che caratterizzò il biennio in cui alla guida della Desmosedici si trovò Valentino Rossi.

Forse tramontata del tutto l'idea di divenire leggenda riuscendo dove il rivale ed a lungo compagno di squadra ha fallito, per il 30enne di Palma de Majorca le prossime gare saranno quelle decisive per il futuro in rosso. Se i risultati arriveranno, potrà prendere in considerazione l'idea di proseguire il suo rapporto con la casa di Borgo Panigale, diversamente dovrà guardare altrove.

Il tutto è ulteriormente complicato dal fatto che Lorenzo, per restare in Ducati, dovrà rinunciare ad un fetta più o meno sostanziosa di quello che è attualmente l'ingaggio più principesco di tutta la MotoGP. Su questo argomento, Paolo Ciabatti, direttore sportivo del Reparto Corse della rossa è di recente stato molto chiaro, affermando che il budget disponibile per i due piloti sarebbe stato ribilanciato anche in funzione dei risultati ottenuti.

C'è però chi, all'interno del paddock, è pronto a scommettere che in realtà i giochi siano già fatti. Con la dovuta premessa, vale a dire che si è nel campo delle pure ipotesi, questa voce indicherebbe Lorenzo accasato, per i prossimi due anni, con Suzuki. La casa di Hamamatsu, vicina al rinnovo con Alex Rins, che si è distinto in questo inizio di stagione 2018, sarebbe in attesa di un segnale da Lorenzo per affidargli la seconda GSX-RR.

I rapporti del marchio giapponese con Andrea Iannone sarebbero arrivati al capolinea. Il pilota di Vasto, arrivato in squadra come sostituto di Maverick Viñales, ha ottenuto risultati largamente al di sotto delle aspettative e non ci sarebbero margini di trattativa. Inoltre,sempre secondo "radiobox", i tecnici Suzuki sosterrebbero che lo stile di guida di Lorenzo si adatti bene alla loro moto.

Il progetto di Hamamatsu nella MotoGP è in espansione e, secondo alcuni, il prossimo anno ci potrebbe essere una seconda squadra a fare da satellite alla ufficiale, ma il budget a disposizxione non sarebbe comunque al livello di quello di Ducati pertanto, per Lorenzo sembra profilarsi in ogni caso una riduzione cospicua dell'ingaggio, a meno che non spunti l'opzione che lo porterebbe a KTM, ma questa è un'altra storia. 🙂

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