E' una Kawasaki molto attiva, specialmente (ma non solo) nel settore delle supersportive, quella che ha recentemente alzato i veli su quelle che saranno le versioni 2019 della sua supersportiva di punta, la ZX-10R. Le tre versioni (standard, SE e RR) beneficiano di un incremento di potenza e coppia rispetto ai modelli oggi in vendita. La casa di Akashi ha così deciso di evolvere l'attuale Ninja, dominatrice delle ultime stagioni nel campionato mondiale Superbike.
Sulle moto 2019 la distribuzione a bicchierini lascia il posto a quella a dito, che beneficia del trattamento superficiale DLC (Diamond-Like Carbon). Arriva poi un nuovo disegno delle testate, adesso in grado di ospitare le camme più spinte previste dal Race Kit Parts by kit Kawasaki, che sarà utilizzabile da parte di tutti i modelli e non solo prerogativa della RR come avviene oggi.
Invariate le misure di alesaggio e corsa (76×55 mm), per il quattro cilindri in linea made in Akashi da cui i tecnici in verde sono riusciti a tirare fuori ancora una manciata di cavalli. Il risultato è la ZX-10R e la ZX-10 SE (quest'ultima dotata del sistema di sospensioni elettroniche KECS by Showa) arrivano a quota 203, vale a dire 3 in più di prima, ottenuti a 13600 giri (erano 13000).
Le nuove testate saranno riconoscibili per il coperchio verniciato di rosso, con la modifica che interessarà ovviamente anche la ZX-10RR, per la quale l'incremento di potenza arriva a 4 cavalli, per un totale di 204. Cresce anche, e questa volta in misura uguale per tutte e tre le versioni, la coppia massima, che passa da 114 a 116 Nm, mantenendo inalterato il regime, fissato ad 11500 giri.
Prodotta in soli 500 esemplari, la homologation special in verde adotterà speciali bielle in titanio Pankl, 400g più leggere di quelle tradizionali. Queste comportano una riduzione del 5% del momento di inerzia dell’albero motore e consentono di aumentare di 600 giri il regime di intervento del limitatore. Questo consentirà di poter fare girare il motore della Ninja WSBK 2019 a 14700 giri contro i 14100 attuali.
Il nuovo regime massimo della derivata dalla serie in verde sarà, guarda caso, lo stesso della maggior parte delle competitor. Una coincidenza? Difficile da credere. Più verosimile che si tratti invece di una risposta sul campo alla penalizzazione ricevuta dal regolamento WSBK 2018, che ha tolto alla Ninja di Jonathan Rea e Tom Sykes 900 giri.
Tornando alle versioni stradali, è stata inoltre rivista la taratura delle sospensioni anteriore e posteriore. Tra le altre novità, l'arrivo della funzionalità quick-shift anche in scalata (blipper) su tutte le versioni, oltre alla presenza, sulla ZX-10SE, della vernice autoriparante che farà il suo debutto assoluto nel campo delle due ruote con la H2 SX my 2019.
Grazie al nuovo processo di vernicitura Highly Durable Paint di Kawasaki, un’alternanza di microelementi rigidi ed elastici agiscono in sinergia come una molla chimica, con la capacità di assorbire piccole abrasioni senza alcun intervento. Fin qui le novità che, al netto delle variazioni di setup, non riguardano l'elettronica, semplicemente ritarata sui nuovi livelli di potenza.
Niente dunque Ninja completamente nuova come più di uno aveva ipotizzato. La nuova moto si vedrà verosimilmente tra un anno, per onorare la necessità di rientrare nelle normative Euro 5 che entreranno in vigore il 1° Gennaio 2020, portando verosimilmente altre novità in un segmento, quello delle supersportive che, a dispetto di volumi di venditadecisamente ridotti rispetto al passato, in qualità di vetrina tecnologica dei costruttori, sta trovando nuova vitalità. Di seguito le colorazioni disponibili della ZX-10R my 2019.
Ninja ZX-10R:
Lime Green / Ebony / Metallic Graphite Gray
ZX-10RR:
Lime Green
ZX-10R SE:
Metallic Carbon Gray / Neutron Silver / Lime Green