Il mercato internazionale strizza sempre più l'occhio alle cilindrate più piccole, quelle della fascia dai 300 ai 500cc. In alcuni paesi asiatici sono considerate come delle moto supersportive, mentre in quelli europei si stanno ritagliando fette di mercato interessanti, al punto da essere utilizzate nel mondo delle competizioni. Basta pensare ai partecipanti del Campionato del Mondo Supersport 300, categoria nella quale stanno iniziando ad approdare stabilmente piloti provenienti da Turchia e Brasile, nazioni i cui mercati moto non sono mai stati orientati sulle maxi cilindrate.
In questo campionato, Kawasaki e Yamaha condividono il palcoscenico (la Ninja 400 ha stabilmente occupato le prime posizioni per tutta la stagione 2020, mentre la R3 vanta molte presenze in griglie e una categoria tutta sua), mentre KTM ha ricoperto un ruolo marginale. La casa austriaca attualmente sta investendo moltissimo nelle competizioni e l'attuale monocilindrica RC 390 non è all'altezza della concorrenza.
Indiscrezioni vogliono che nel 2022 debuttino dei nuovi modelli KTM bicilindrici paralleli da 500cc, propulsore adatto sia a prodotti puramente stradali quanto fuoristrada. In linea con la tendenza all'aumento di cilindrata per accogliere la nuova normativa Euro5, non ci sarà da stupirsi se verranno presentate delle nuove Duke 490, RC 490 o Adventure 490.
Il nuovo motore, sviluppato interamente dal partner indiano Bajaj, coinvolgerà inizialmente il mercato indiano, che ha registrato vendite molto interessanti dei modelli Husqvarna (marchio di proprietà KTM) Svartpilen e Vitpilen 250. In India sono state vendute più di 8.000 unità di KTM e Husqvarna, base che permetterà di incrementare la produzione nel 2021,raggiungendo quota 160.000. Numeri che nel vecchio continente non sono lontanamente immaginabili.
Il 2022 non è poi così lontano ed EICMA 2021 potrebbe essere il miglior contesto dove poter presentare la nuova generazione di cilindrata entry level. Aspettiamo fiduciosi