E' prassi diffusa buttare un occhio ai siti ufficiali delle case straniere, per carpire eventuali cambiamenti di gamma che poi arriveranno anche sul nostro mercato. Di recente, i più attenti hanno notato che la Suzuki GSX-R 1000 è sparita dal sito web giapponese e subito si è scatenata una ridda di ipotesi, prima tra le quali quella secondo la quale il glorioso modello della casa di Hamamatsu sia giunto alla fine del suo ciclo di vita.
Massima espressione di tecnologia e performance del marchio giapponese da 40 anni, la Gixxer, vincitirice a raffica di campionati del mondo FIM EWC, non se la sta passando di certo bene. Sparita dai listini europei l'anno scorso e vessata da un mercato, quello delle supersportive, in agonia ormai da molti anni ha, nella sua ultima incarnazione, la L7 uscita nel 2017, un modello che non è stato a sua volta completamente capito ed apprezzato, oltre che poco impiegato, Endurance a parte, anche nei più importanti campionati nazionali di velocità.
La scomparsa della GSX-R 1000 dal sito Japan può avere solamente due significati… alias che è stata tolta per fare posto ad un nuovo modello (ipotesi purtroppo poco probabile) oppure che ne è stato decretato lo stop della produzione anche per quei mercati come ad esempio gli USA e la Corea del Sud, dove la supersportiva made in Hamamatsu continuava ad essere venduta.
La speranza è l'ultima a morire e nessun appassionato di due ruote vorrebbe mai un futuro senza una delle icone della sportività degli ultimi quattro decenni, ma lo specchio tempi non lascia troppo spazio a voli pindarici. D'altra parte, fu la stessa Suzuki a puntualizzare, all'indomani dell'annuncio del suo ritiro dalla MotoGP, l'intento della casa giapponese era quello di focalizzarsi sulle nuove sfide della mobilità (leggi ibrido ed elettrico), anche se il discorso non era direttamente correlato al settore moto.
Allo stesso modo, la sparizione del modello dai siti delle nazioni europee, anticipò l'uscita dai rispettivi listini nazionali, altro precedente che non lascia presagire nulla di buono nel futuro della Gixxer che, dal I gennaio 2025, dovrebbe essere anche rispondente alle normative anti-inquinamento Euro 5+. A onore del vero va detto che un barlume di speranza c'è, materializzatosi sotto forma di presenza della GSX-R 1000 sui siti web di Suzuki USA e Suzuki Corea, ma potrebbe essere solo questione di tempo la sua sparizione anche da lì.
Se la decisione di Hamamatsu fosse effettivamente in direzione dello stop, questo si ripercuoterebbe anche sui programmi sportivi dell'unica categoria in cui la Gixxer è ancora presente, quel mondiale Endurance dove il Team Yoshimura SERT è attualmente in testa al campionato. Non resta che attendere i saloni autunnali per vedere se, nello stand Suzuki, su una della piattaforme girevoli dedicate ai nuovi modelli, ci sarà o meno una erede della supersportiva di Hamamatsu. Non facciamoci troppe illusioni, però.