Le prossime Yamaha R1 ed MT-10 avranno un motore V4?

Gianluca Salina

La Yamaha R1 è ormai solo più track-only e la MT-10 non è omologata Euro 5+. Quale sarà il futuro di questi due modelli? Il famoso digital designer Kar Lee (Kardesign) ha immaginato, per le due top di gamma di Iwata, l’adozione di un motore V4. Analizziamo la situazione per capire quanto, nella realtà, è probabile che questo avvenga.

No, non è un pesce d'aprile in ritardo, ma vuole provare ad essere una riflessione per quanto più possibile seria sui due modelli flagship di Yamaha, non tanto per i numeri di vendita, quanto per il fatto di essere la vetrina tecnologica della casa di Iwata, la YZF-R1 e la MT-10. Entrambe al momento non sono disponibili con il motore Euro 5+, il che significa che, a fine anno, dopo i 12 mesi di deroga nei quali possono ancora essere vendute, potrebbero sparire dal listino.

Se, per la supersportiva, Yamaha ne ha comunque previsto la vendita come moto track-only, alias che non necessita di omologazione, per la supernaked la questione è diversa, perché senza omologazione non ci sono speranze di rivederla ancora nelle concessionarie. Ad agitare le acque ci pensa quel drago di Kardesign, stra-famoso in Rete per gli innumerevoli rendering di moto che, spesso, a distanza di un periodo più o meno lungo, divengono realtà con buona (ed a volte più che ottima) approssimazione.

Il buon Kar Lee, questo il suo vero nome, ha messo online quella che è una personale interpretazione di R1 ed MT-10 del futuro che, udite-udite… sono state oggetto di render che vede a bordo un motore V4! Lì per lì può sembrare facile, tanto è tutto digitale e, volendo, si potrebbe anche piazzare un 8 cilindri boxer ma, se si analizza il contesto da un punto di vista complessivo, il tutto un suo senso può anche averlo. Vediamo perché.

Innanzitutto Yamaha è sempre stata coerente e conseguente nelle scelte tecniche fatte per i modelli stradali, che hanno seguito in modo decisamente fedele l'indirizzo preso dalla casa di Iwata nelle competizioni. Con l'introduzione del motore big bang sulla M1 in MotoGP, la soluzione è arrivata puntuale anche sulla R1 stradale con la denominazione Crossplane, filosofia che sta alla base di tutta la linea MT, su cui torneremo tra poco.

Sulla base di questo e visto che la casa dei tre diapason ha già ammesso di essere al lavoro su un V4 destinato al mondiale prototipi (MotoGP, nel 2027 cambia tutto: arrivano le 850 cc), memori del passato, la cosa più ovvia che possa succedere è che l'architettura a V arrivi anche sulla R1. A questo si aggiunga poi anche che Yamaha ha un bisogno abbastanza disperato di rinnovare la R1 ed il suo motore i quali, al netto delle migliorie introdotte nel corso del tempo, hanno ormai 10 anni sul groppone.

In Superbike infatti, moto e meccanica sono ormai arrivate al limite dello sviluppo, senza però riuscire a tenere il passo delle due dominatrici della categoria, la BMW M1000RR e la Ducati Panigale V4R. Dovendo realizzare un qualcosa di nuovo, la continuità con la MotoGP sarebbe uno strumento di marketing decisamente vantaggioso. Fin qui i pro ma, come sempre, non è tutto rose e fiori. Passiamo quindi ai contro.

Il primo e decisamente più importante è che il mercato delle supersportive di rango, se non è morto è un malato sotto la tenda ad ossigeno. Da un lato i discutibili limiti imposti dalle altrettanto discutibili normative anti-inquinamento europee e dall'altro un mutato gusto in fatto di tipologia di moto scelta da parte delle clientela, oggi principalmente orientata verso le adv tourer e, secondariamente, verso le naked, hanno determinato la situazione attuale.

Legata all'andamento del mercato, non può inoltre essere ignorata la considerazione che, per ideare e realizzare una maxi sportiva ci vogliono dai 30 ai 35 milioni di Euro, non certo bruscolini. Inoltre, per la R1 Yamaha potrebbe operare la scelta che è già di Suzuki, che la sua GSX-R 1000 la vende in tutti i mercati, tranne che in Europa, mentre per la MT-10 sarebbe più facile ottenere un motore Euro 5+ lavorando sull'attuale, dato che non ha, come requisito fondamentale, il battere un record di potenza come per le carenate.

Sulla base del fatto che, oggi, sono i numeri a livello finanziario a dettare le regole, la bilancia sembrerebbe pendere più verso uno che verso un sì, come risposta alla domanda sul se le prossime R1 e MT-10 saranno equipaggiate con motori V4. Come sempre però, le dinamiche delle aziende risultano spesso insondabili, specialmente quelle dei grandi colossi giapponesi, le cui logiche sfuggono in parte nei principi e nella filosofia a noi europei.

Gli esempi non mancano. Chi, qualche anno fa, avrebbe detto che Honda avrebbe realizzato una replica MotoGP omologata stradale? Chi avrebbe previsto l'arrivo di un mostro sovralimentato come la Kawasaki H2R o una moto ibrida come quella presentata di recente dalla casa di Akashi? In ultimo e per restare in casa Yamaha, chi avrebbe giurato sull'uscita di un veicolo particolare e a suo modo innovativo come il Niken? Certezze, come sempre, non ce ne sono ed i saloni autunnali, quelli maggiormente forieri di novità, sono ancora lontani, ma, alla luce di quanto sopra, resta possibile il tutto come il contrario di tutto.

Credit rendering: Kar Design

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