Mentre cresce l'attesa per la Scrambler 850 di Moto Guzzi, grazie a documenti di omologazione scoperti dai colleghi di Bennetts, a Mandello del Lario sono al lavoro su altri progetti, tra cui quello pizzicato in giro durante quella che sembrerebbe una fase abbastanza avanzata dei collaudi. La moto in questione rientrerebbe nella categoria delle power cruiser, quella di XDiavel e Triumph Rocket, per capirsi.
Dalle immagini che ci sono state mandate la moto appare come un elemento di profonda rottura rispetto alla tradizione del marchio lariano, secondo un new-deal inaugurato con la V100 Mandello esposta ad EICMA ed attesa quanto prima nelle concessionarie dagli estimatori del brand. Innumerevoli gli elementi innovativi, almeno per quanto riguarda Moto Guzzi, presenti in quello che, al netto di tutto, va identificato come un prototipo.
Si parte dal fanale anteriore, in stile hi-tech come quello della power cruiser Ducati, per proseguire con la forcella anteriore dotata di un sistema (gas/pressurizzato?) che, per molti versi, ricorda il telelever di BMW. I dischi freno sono perimetrali, come nella migliore tradizione di Buell, ma dall'immagine non si riesce a capire se all'anteriore ce ne sono uno o due. Capitolo motore: i coperchi testa sono diversi da quelli della V100 Mandello, anche se questo non significa nulla.
Dell'unità montata sul prototipo ovviamente non ci sono informazioni. Di certo c'è che, per scontrarsi con XDiavel e Rocket dovrebbe essere un qualcosa di parecchio muscoloso, decisamente più di una eventuale versione Euro 5 del bicilindrico di 1380 cc che ha equipaggiato le varie Audace, California 1400, Eldorado 1400 ed MGX 21, tutti modelli usciti dal listino perchè non rispondenti alle più recenti norme anti-inquinamento.
E' pur vero che Moto Guzzi ha ripetutamente dimostrato di non curarsi del confronto a livello di numeri, con la concorrenza, come dimostra la recente V85 TT, per cui anche questo aspetto non è significativo. Sulla base di questo, potrebbe tornare ad avere senso, specialmente nel nome delle economie di scala, il 1042 cc raffreddato ad aria/olio che equipaggia la già citata V100 Mandello.
A differire dalla futura sport tourer Guzzi è anche l'andamento dei collettori di scarico di questo prototipo, che sono quattro, evidentemente frutto di una doppia uscita testa per ogni cilindro, configurazione in passato adottata su alcuni mono di grossa cubatura destinati ad enduro stradali. Due tubi passano tradizionalmente a lato del motore, mentre gli altri due sotto di esso.
In apparenza non c'è variazione di diametro tra l'uscita testa e la parte finale del terminale, cosa che farebbe supporre ad una soluzione a canna forata interna e dotata di catalizzatori integrati. In coda, un qualcosa di simile ad un bocchettone, potrebbe far pensare ad un serbatoio posizionato sotto la sella, nonostante anche all'anteriore, in posizione canonica, sembra esserci un serbatoio con relativo accesso.
Quest'ultimo potrebbe però essere finto e celare un vano in cui riporre un casco. Qualcuno, nel bocchettone di coda e nelle alettature del sottosella potrà anche vedere la presa per la ricarica delle batterie ed i dissipatori per le stesse, cosa che presupporrebbe una soluzione ibrida, ma la cosa sembra essere un po' troppo azzardata. Non resta che attendere EICMA 2022 per vedere se la moto avrà uno sviluppo a livello di concept, ipotesi che, vedendo la cura dei dettagli del prototipi, sembrerebbe molto probabile.