Gli organizzatori del campionato mondiale di MotoE hanno identificato in un cortocircuito la causa all’origine dell’incendio avvenuto nel paddock del circuito di Jerez che ha distrutto la quasi totalità delle attrezzature, non solo moto quindi, e che ha di fatto portato alla cancellazione del round di apertura della stagione inaugurale di questa nuova categoria ad “impatto” zero.
Com’è oramai noto Il progetto MotoE è stato devastato da un enorme incendio scoppiato intorno alla mezzanotte seguente al primo giorno dei test svolti sul circuito di Jerez. L’incendio si è diffuso rapidamente attraverso l’installazione temporanea del paddock distruggendo moto, stazioni di ricarica e attrezzature varie compresi vestiario ed alcuni effetti personali dei vari piloti.
Come anticipato nell’apertura gli organizzatori sono stati costretti a cancellare la prima gara della MotoE, che si sarebbe tenuta a Jerez il 3-5 maggio, così come il resto dei test pre-stagionali.
La polizia locale sta ancora concludendo le indagini, ma ha annunciato che l’incendio quasi sicuramente sarebbe stato causato da un cortocircuito che ha incendiato una batteria ad alta densità che fa parte del caricabatterie ad alte prestazioni utilizzato per la ricarica delle moto elettriche da GP.
La fonte del cortocircuito deve ancora essere confermata in quanto, come da dichiarazione dei responsabili del campionato MotoE, nessuna motocicletta elettrica era collegata all’infrastruttura di ricarica quando è iniziato l’incendio quindi l’ipotesi iniziale del cortocircuito da sovraccarico è stata abbandonata.
Nonostante tutto gli organizzatori sono determinati a continuare con il progetto del primo campionato mondiale per moto elettriche e che a breve sarà annunciato il nuovo calendario di gare per la stagione 2019. I team impegnati così come i sopracitati organizzatori sono ansiosi di ricominciare a lavorare certi che tutto il materiale andato perso potrà essere velocemente rimpiazzato.