Repsol e Honda festeggiano quest’anno 25 anni di collaborazione, il prestigioso traguardo è stato festeggiato con la presentazione del team Repsol Honda MotoGP 2019. La presentazione ha avuto luogo nella sede di Madrid dell’azienda spagnola, affollata di giornalisti curiosi soprattutto sulla futura convivenza dei due pluricampioni del mondo Jorge Lorenzo e Marc Marquez all’interno della stessa squadra. Ben 12 titoli mondiali nello stesso box, un concentrato di agonismo potenzialmente esplosivo affidato alla sapiente guida di Alberto Puig,
I due piloti si sono presentati nelle loro nuove tute ufficiali ed hanno svelato anche la nuova RC213V. Entrambi i piloti sono reduci da operazioni, intervento alla spalla programmato per Marc Marquez che dopo la lunga riabilitazione invernale è pronto ad affrontare i primi test invernali a Sepang. Test a cui purtroppo non parteciperà Jorge, il maiorchino è reduce di un intervento alla mano a causa di un infortunio allo scafoide della mano sinistra rimediato in allenamento, al suo posto ci sarà Bradl. Lorenzo non dovrebbe avere problemi a rientrare in pista sul circuito di Losail per la gara inaugurale della stagione.
Presenti per l’occasione anche due leggende del team Repsol Honda: Àlex Crivillé, primo pilota spagnolo a vincere con Honda e l’australiano 5 volte campione del mondo Mick Doohan. Il primo a prendere la parola è il presidente Repsol Antonio Brufau: "E' un onore festeggiare i 25 anni di questa collaborazione. Con Honda stiamo dimostrando di poter fare sempre di più ogni anno, ogni giorno cerchiamo di migliorarci. Abbiamo collezionato molti successi fino ad ora, speriamo di continuare su questa strada. Speriamo, con questo nuovo dream team Marquez-Lorenzo di riuscire a mantenerci in vetta, di festeggiare ancora nel 2019 con i due piloti in testa e la moto leader del campionato costruttori".
Àlex Crivillé: "Sono orgoglioso di essere qui. In passato la sfida con Doohan è stata davvero spettacolare. Entrare in questo team mi ha dato grande tranquillità, è stato un sogno che sono riuscito passo dopo passo a realizzare. Repsol è sempre riuscita a concentrare gli sforzi per costruire la miglior squadra del mondo". Mick Doohan: "Ho tanti ricordi bellissimi con Repsol Honda. Vincere il primo Mondiale è stato grandioso, riuscirci per 4 volte è stato pazzesco. Il primo nel 1995 è stato il più memorabile per me".
La parola passa a Marc Marquez, campione in carica della MotoGP: “Per me è un privilegio far parte di questa famiglia, dove correvano i miei idoli. Nel 2012 rifiutai una proposta per correre in MotoGP con un altro team, volevo restare in Honda per vincere il titolo in Moto2. Il rapporto che c'è con Honda Repsol mi fa sentire molto integrato con la squadra, è il team dei miei sogni, non ho mai pensato di cambiare squadra. Questo inverno è stato noioso, mi sono dovuto sacrificare per recuperare al meglio dopo l'operazione. Non sono ancora al 100%, ma cercherò di arrivare più vicino possibile al top alla prima gara in Qatar. Qualche settimana fa il dolore era molto forte, per cui ho deciso di restare qualche giorno in più in ospedale, ma ora sono quasi pronto."
"Siamo un dream team? Lo diremo a fine anno. È normale che ci siano momenti di tensione quando il livello è così alto, la cosa importante è che resti tutto all'interno del box. Confrontarsi, parlarsi, sarà sempre la soluzione migliore. Lo abbiamo già fatto nella passata stagione dopo la gara di Aragon quando Jorge ed io ci siamo parlati al telefono per chiarirci. Con Pedrosa ci sono stati momenti delicati nel 2013 e nel 2014, ma poi nei weekend sui circuiti il rispetto è sempre stata la priorità.”
Jorge Lorenzo.” É un grande onore per me, sono felice di far parte di questo team. Ho avuto la fortuna di correre con altre squadre, ma quando sono arrivato qui ho capito che è di un altro livello. Questo spiega anche le aspettative che ci sono. A Valencia ho visto quanta qualità ci sia nello staff, l'attenzione per i dettagli, è di un altro livello rispetto alle altre squadre. È il sogno di qualsiasi pilota arrivare in un team così. Io ci sono arrivato oltre i 30 anni, ma non è mai troppo tardi. Ho maturato l'esperienza giusta per poter trarre, spero, il massimo dalla moto. La fiducia che Honda ha messo su di me per avermi è una pressione, è vero, ma ho già l'esperienza giusta per dare il massimo e ottenere i migliori risultati possibili, cercando di ripagare al meglio il team".
A chi si chiede se ci saranno tensioni con il compagno di squadra il maiorchino risponde: “È quello che sperano i nostri rivali, ma io non ci penso. Il nostro è uno sport individuale, entrambi vogliamo raggiungere il miglior risultato, ed è vero che nelle gare di moto possono esserci momenti di tensione, ma siamo entrambi abbastanza maturi. Se dovessero esserci spero che accadano perché stiamo lottando per qualcosa di importante, credo che con il compagno di squadra un pilota sia più attento, anche nei sorpassi, l'interesse del team viene comunque prima di tutto".
Non ci resta che attendere l’inizio del campionato per scoprire se il dream team riuscirá a sbaragliare l’agguerrita concorrenza.
Photo credit: Honda Racing Corporation