Nella gara numero cinque del mondiale MotoGP 2018 tutto sembrava mettersi bene, per le Ducati, con Jorge Lorenzo scattato al via dalla seconda fila e portatosi al comando, seguito da Johann Zarco (Yamaha Tech 3) che, dopo la pole position, cedeva solo una posizione allo start, legittimando i suoi intenti di vittoria e da Andrea Dovizioso, "costretto" a fare risultato dopo lo zero di Jerez.
Al termine del primo giro la quarta posizione era di Danilo Petrucci (Ducati Pramac), davanti a Marc Marquez (Honda HRC), l'unico ad aver fatto una scelta di gomma differente e più conservatova rispetto agli altri, ma accreditato del passo migliore, Valentino Rossi (Yamaha Movistar), Jack Miller (Ducati Pramac), Alex Rins (Suzuki Ecstar), Daniel Pedrosa (Honda HRC) e Tito Rabat (Ducati Avintia) a chiudere la top ten.
La prima vittima illustre della gara è Andrea Iannone (Suzuki Ecstar), volato via nel corso del primo giro. Se il suo compagno di squadra ha da poco rinnovato per un biennale con la casa di Hamamatsu, per il pilota di Vasto il futuro è sempre più incerto, con radiobox che lo da quasi sicuro partente, in quanto ormai ai ferri corti con la casagiapponese, che si attendeva da lui risultati più costanti.
Per Dovizioso che, dopo aver saltato Zarco, infilava anche il compagno di squadra, la missione diveniva quella di cercare di accumulare più vantaggio possibile nei confronti di Marquez, atteso ad una seconda fase di gara più incisiva proprio in virtù della diversa scelta di pneumatici. Purtroppo per il forlivese però, una scivolata nel quinto giro metteva fine ad ogni velleità.
Di lì a poco, nella stessa curva, l'anteriore avrebbe salutato anche Zarco, facendo sfumare la possibilità di giocarsi la prima vittoria in carriera nella top class. La leadership di Jorge Lorenzo durava fino al nono giro, quando il maiorchino veniva passato dal campione del mondo in sella alla Honda numero 93. Per l'unico pilota ufficiale Ducati rimasto in gara iniziava una inesorabile discesa in classifica che lo avrebbe portato al 6° posto finale.
Per Marquez, autore di uno spettacolare salvataggio dopo una perdita di aderenza della sua moto, era invece l'inizio di un lento ma costante guadagno nei confronti degli avversari, con petrucci che gli rimaneva a meno di un secondo e mezzo fino al giro 23, per poi mollare anche lui il colpo, accontentandosi della piazza d'onore, ma ad oltre 2,5 secondi dal vincitore. Terzo posto per Valentino Rossi che, a dispetto di quanto avvenuto tra prove libere e qualifiche, riusciva a portare la M1 sul podio.
Quarta posizione finale per Jack Miller, che piazzava la seconda Ducati Pramac davanti alla Desmosedici ufficiale, finita dietro anche a Dani Pedrosa. Nel finale di gara recuperava qualche posizione anche Maverick Viñales, che chiudeva settimo con la seconda Yamaha Movistar, precedendo Cal Crutchlow (Honda LCR), ancora dolorante dopo il violento highside di ieri, Aleix Espargaro ed Alex Rins. Tredicesimo Franco Morbidelli (Honda Marc VDS), dopo essere stato per diversi giri in top-10.
In classifica Marquez allunga su tutti ed è già in fuga, visto che, dopo 5 gare, ha 95 punti, con 36 lunghezze di vantaggio sul secondo, Viñales, fermo a quota 59, a sua volta davanti a Zarco (58), Rossi (56), Petrucci (54), Miller (49), Iannone (47), Crutchlow e Dovizioso, entrambi a quota 46. Per l'italiano lo zero di oggi è stata una brutta tegola, in ottica campionato, dove adesso si trova a 49 punti dal rivale.
Da segnalare, sempre per la gara di oggi, anche le uscite di Bautista, Rabat e Redding. La prossima fermata, per il Motomondiale, sarà il Mugello, dove MotoGP, Moto2 e Moto3 approderanno nel week-end del 3 Giugno, per dare vita alla prova numero sei del calendario 2018 e dove, in top class, tutti andranno in caccia di Marquez.