MV Agusta continua il suo processo di ampliamento e di creazione di servizi per corteggiare la clientela. Il nuovo programma “MV Agusta Certified”, che garantisce un usato in condizioni pari al nuovo, va a colpire quella platea di acquirenti da sempre affascinati dai prodotti della casa di Schiranna ma condizionati dal pensiero popolare dell'eccessiva delicatezza dei modelli passati.
La certificazione rilasciata dalla stessa MV Agusta serve a garantire all’acquirente una moto in uno stato pari al nuovo, con la serenità e tutta la sicurezza che la validazione della casa madre può offrire, mentre chi vende vedrà conservarsi il valore di mercato della sua MV Agusta se mantenuta secondo i rigidissimi canoni del programma. Qualsiasi modello, per poter aderire alla campagna "MV Agusta Certified" deve soddisfare oltre 30 parametri minimi; tra questi, età non superiore ai 5 anni e un chilometraggio inferiore ai 60,000 km, manutenzione ordinaria e straordinaria fatta presso officine autorizzate utilizzando esclusivamente ricambi originali MV Agusta. Sul sito ufficiale della casa madre, è presente un link con tutte le informazioni dettagliate.
Chi acquista una "nuova" MV Agusta grazie al nuovo programma, potrà usufruire inoltre della garanzia ufficiale della casa di Schiranna di un anno, estendibile a 24 mesi, a chilometraggio illimitato e riconosciuta in tutta Europa.
L'iniziativa della casa italiana si può definire senza dubbio qualcosa che altri costruttori non hanno nemmeno pensato; solitamente, sull'acquisto di una moto usata c'è la sola garanzia del concessionario. MV Agusta va così a conquistare quote di mercato considerate poco interessanti, che in realtà rappresenta negli ultimi anni un settore molto vivace, fatto di persone che difficilmente possono acquistare la nuova moto dei propri sogni per vari motivi (uscita dal listino o semplicemente troppo costose). Una mossa molto furba, che va a incrementare la fidelizzazione del cliente verso un brand visto finora solo come icona di stile e non di mobilità a 360 gradi.
